linee pastorali 2015/16

Alla Chiesa che è in Salerno Campagna Acerno

Carissimi amici,

questo documento che avete tra le mani e che vi presento è frutto del lavoro di équipe, prassi oramai consolidata della Chiesa salernitana, rappresenta il contributo progettuale per le nostre comunità relativo all’anno pastorale 2015-16.

Il cammino che porta a questo nuovo documento programmatico della nostra Diocesi è radicato nelle indicazioni pastorali del Sinodo diocesano – che resta per noi il riferimento che ci aggancia alle indicazioni del Concilio Vaticano II – e fa tesoro dei piani pastorali degli ultimi anni che hanno richiamato la nostra attenzione sull’esigenza e l’urgenza di verificare la nostra fede, senza darla per scontata, ma con l’intento di vivificarla, riscoprirla e rimetterla in gioco.

L’Evangelii gaudium di Papa Francesco ha ridato uno slancio missionario all’identità della Chiesa e alla sua azione nel mondo contemporaneo.

Per la nostra Diocesi tutto questo si è concretizzato negli Orientamenti Pastorali “Seguimi” del 2014-15 che rappresentano per noi l’impegno a lungo termine per la riforma della nostra Chiesa e della sua missionarietà.

Dopo una fase di verifica sulla recezione dell’Evangelii gaudium e degli Orientamenti nelle nostre comunità ecclesiali, si è cercato di operare una sintesi organica rispetto alle problematiche emerse. Il Convegno di giugno di quest’anno è stato prima di tutto un rilancio degli Orientamenti e ci ha condotti a focalizzare tre aspetti portanti e sinergici della nostra Chiesa: conversione, sinodalità e missione.

Mi preme sottolineare la vera ricchezza di questo processo: la partecipazione e la corresponsabilità nel pensare un nuovo volto della Chiesa diocesana, da parte dei laici e del clero, all’interno di una prassi sinodale che per noi si incarna in uno stile laboratoriale e familiare.

Per questo motivo lo Strumento di lavoro presentato al Convegno – frutto della verifica nelle parrocchie, nelle aggregazioni laicali e nei vari ambiti della vita diocesana – resta anch’esso un prontuario di idee e sollecitazioni che devono accompagnare in questi anni tutte le componenti e gli organismi di partecipazione della Chiesa salernitana: l’obiettivo di fondo è vivere la sinodalità come atteggiamento permanente e non occasionale.

Davanti a noi si dischiude l’Anno giubilare della Misericordia indetto dal Papa e il Convegno Nazionale di Firenze sull’umanesimo in Cristo. L’icona evangelica dei barellieri che sorreggono il paralitico (Mc 2,1-12) è emblematica dello stretto legame che unisce Dio e l’uomo in un orizzonte di amore e in un processo di attenzione a tutto l’uomo. Essa ci suggerisce una visione organica, complementare e flessibile della pastorale, la prossimità delle nostre comunità all’uomo nelle sue situazioni vitali e l’attenzione al territorio. La Forania, in questo senso, diventa sempre più il luogo e il tempo dove si innestano queste indicazioni affinché diventino occasione di vita, discussione, progettazione e verifica.

Le Indicazioni pastorali qui contenute raccolgono molte delle esigenze di concretezza e verificabilità, a medio e lungo termine, emerse dalla Traccia e nei vari laboratori. In questo modo non corriamo il rischio della genericità, ma cerchiamo di chinare lo sguardo sulle ferite e le potenzialità dell’uomo e delle nostre comunità. L’icona della Chiesa come “casa scoperchiata” ci suggerisce di guardare l’uomo osando ottiche pastorali nuove e non scontate. Come quei portatori del Vangelo, infatti, anche noi siamo chiamati a farci carico e portare al Signore tutto l’uomo con le sue membra doloranti e con le sue ferite. È lo stile di Chiesa “ospedale da campo” di cui parla papa Francesco!

Carissimi, l’incontro con Gesù medico e salvatore possa spingere ciascuno di noi a proseguire questo cammino con rinnovato slancio e a rinvigorire la speranza e la fiducia in Lui per poter esprimere, come la folla del Vangelo, lo stupore della novità e la bellezza della lode a Dio ricco di Misericordia.

+ Luigi Moretti

 

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