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30 Nov
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Primo concorso di fotografia – Scatta il tuo presepe

Il Museo diocesano San Matteo propone un concorso fotografico “scatta il tuo presepe”, rivolto alle comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. L’iniziativa, approvata dal nostro Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi, vedrà le comunità dell’intera Diocesi presentare le foto del presepe realizzato nelle chiese parrocchiali.

Di seguito il regolamento:

Lettera e regolamento presepe

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30 Nov
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Avvento Missionario 2020

L’Ufficio Diocesano per la cooperazione missionaria all’inizio di questo nuovo anno liturgico offre nuovi spunti di preghiera e riflessione di carattere missionario attraverso varie iniziative che renderanno questo periodo di Avvento più vivo.

Lettera di Avvento

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25 Nov
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Pastorale Giovanile: Schede Avvento 2020

Il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile pubblica le schede per accompagnare i giovani nel loro cammino formativo verso l’Avvento. Si tratta di un percorso di accompagnamento e dal Pastorale viene presentato nel seguente modo:

“Il deserto fiorirà”. È questa l’immagine che ci viene suggerita, per un rinnovato percorso pastorale in questo tempo particolare, da innestare nella nostra mente e di far maturare nel nostro cuore.

Come pastorale che si interroga su come accompagnare i giovani nel loro cammino formativo, anche noi desideriamo far nostra questa opportunità di riflettere e operare in questo periodo, oggettivamente faticoso, ma particolarmente propizio, in cui come il seme piantato dall’agricoltore, che nel tempo, con le dovute condizioni e la forza vitale insita nella sua natura, nasce, cresce, fiorisce per dare frutti buoni.

L’icona del cammino del popolo, descritta in Dt 8, in cui fa esperienza del limite e dell’appartenenza (deserto), della provvidenza di Dio nella sua fedeltà (manna), e della realizzazione di quanto sperato (la terra promessa); è la cartina tornasole su cui abbiamo deciso di impostare le schede formative.

Ogni scheda avrà un obiettivo ben specifico, una chiave di lettura (SOGNO, DONO, CUSTODIA, CORAGGIO) con lo scopo di tessere un personale mosaico che aiuti a comprendere una particolare attitudine del proprio essere. Il compito dell’educatore sarà quello di aiutare il singolo e il gruppo ad inserite “la chiave di lettura” nello svolgimento di queste tre fasi:

  • Deserto: occasione importante per ritagliarsi un personale silenzio, su cui poter riflettere alla luce della Parola, lo stato effettivo in cui mi trovo a vivere il presente.
  • Manna: il nutrimento, quello concreto! Occasione per scoprire che una strada precisa è possibile intraprenderla per realizzare ciò che mi viene suggerito dallo Spirito.
  • Terra Promessa: il luogo dove mi colloco, dove attraverso la mia umanità incontro la promessa che da sempre è desiderata per me. La scelta di vivere la mia vita e far si che diventi “la promessa” dove si realizza l’incontro con me, con Dio in me, con gli altri in Dio.

 

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25 Nov
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Sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale 2020

Il sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale 2020, dal titolo “Camminiamo nella speranza”oltre ad offrire un’occasione di riflessione, vuole, con discrezione e sobrietà, accompagnare la preghiera della comunità ecclesiale, nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì accompagnare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una vita alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita.

Sussidio-Avvento-Natale-2020

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25 Nov
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Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia da parte della CEP

Il Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia, approvato dal Consiglio Episcopale Permanente domenica scorsa, nella Solennità di Cristo Re. Il testo è frutto di una riflessione collegiale e sinodale dei nostri Pastori. E propone una lettura biblico-sapienziale di questo tempo. 

“L’Italia, insieme a molti altri Paesi, sta affrontando grandi limitazioni nella vita ordinaria della popolazione e sperimentando effetti preoccupanti a livello personale, sociale, economico e finanziario. Le Chiese in Italia stanno dando il loro contributo per il bene dei territori, collaborando con tutte le Istituzioni, nella convinzione che l’emergenza richieda senso di responsabilità e di unità: confortati dal magistero di #PapaFrancesco, siamo certi che per il bene comune occorra continuare in questa linea di dialogo costante e serio”.

 

Messaggio_Comunita_CEP

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23 Nov
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Mons. Fortunato Maria Farina sarà beato

Mons. Fortunato Maria Farina, arcivescovo nato a Baronissi l’8 marzo 1881 sarà beato!

Lo scorso 17 novembre la Commissione Cardinalizia per le Cause dei Santi si è pronunciata  unanimamente favorevole alla eroicità delle virtù  del Servo di Dio di Mons. Fortunato Maria Farina. Ora si aspetta l’emissione da parte del S. Padre del decreto sull’eroicità delle virtù  del Servo di Dio.

(Notizia tratta dal sito dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino)

 

 

 

LA CAUSA DI CANONIZZAZIONE DEL SERVO DI DIO MONS. FORTUNATO MARIA FARINA

La prima petizione per dare l’avvio al Processo di Canonizzazione è stata rivolta a mons. Paolo Carta, Vescovo di Foggia, dal Capitolo Cattedrale in data 4 novembre 1961.

Nello stesso periodo sono seguite altre due richieste: dei sacerdoti della diocesi di Troia l’8 dicembre 1961, e dei sacerdoti di Foggia il 10 dicembre 1961. Tuttavia, un po’ perché era difficile trovare in Diocesi persone disponibili a portare il peso di una Causa di Canonizzazione e, soprattutto, per l’improvviso trasferimento di mons. Carta a Sassari, queste petizioni non ebbero risposta concreta.

Anche il successore, l’arcivescovo Lenotti, ha ricevuto due richieste scritte per iniziare il processo di Canonizzazione: dai sacerdoti di Foggia (il 20 febbraio 1964) e dai sacerdoti della diocesi di Troia (il 29 dicembre 1965). Nel frattempo mons. Mario De Santis, uno dei più attivi discepoli di mons. Farina, ha cominciato a raccogliere documenti e testimonianze sulla vita del Servo di Dio confluite in due volumi biografici e pubblicati nel 1981.

Le procedure per l’inizio della Causa di Canonizzazione iniziano con S. Ecc. Mons. Giuseppe Casale che in data 20 febbraio 1991, sentito il Consiglio Presbiterale, nomina il Postulatore della Causa nella persona di mons. Luigi Giuliani.

Il 6 marzo 1991 Mons. Giuseppe Casale emana l’Editto, ordinando la raccolta di tutti gli scritti editi ed inediti attribuiti al Servo di Dio. Il 23 marzo dello stesso anno nomina la commissione storica. La prima Sessione Pubblica di apertura del Processo si è celebrata il 12 settembre 1992 nella Cattedrale di Foggia. Nel frattempo viene nominato Postulatore della Causa Mons. Luigi Nardella (attuale Vice-Postulatore).

Il 24 maggio 2008 presso il santuario dell’Incoronata di Foggia S. Ecc. Mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo di Foggia-Bovino ha presieduto la Sessione Pubblica conclusiva della fase diocesana del Processo canonico informativo sulla vita, sulle virtù e sulla fama di santità e segni del servo di Dio mons. Farina. Il totale dei testi interrogati dal Tribunale diocesano di Foggia è stato di 122 persone e gli atti processuali e le prove testificali raccolti dai diversi Tribunali, comprendo 3.500 pagine; riguardo ai documenti raccolti, il Tribunale diocesano, ha comunicato che tra scritti inediti (7.412 pagine) e scritti editi del Servo di Dio (1.026 pagine), il numero complessivo delle pagine di tutta la documentazione comprende 11.938 pagine.

Tutta la documentazione, raccolta in sei casse, è stata presentata alla Congregazione delle Cause dei Santi in Vaticano dall’attuale Postulatore Mons. Orazio Pepe.

Lo scorso 17 novembre 2020 la Congregazione vaticana dopo aver esaminato tutti i documenti si pronunciata unanimamente favorevole alla eroicità delle virtù del Servo di Dio di Mons. Fortunato Maria Farina. Ora si aspetta l’emissione da parte del S. Padre del decreto sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio.

Successivamente per essere proclamato Beato ci vorrà un miracolo, riconosciuto come tale ed ottenuto per sua intercessione. Perché, poi, sia proclamato Santo ci vorrà il riconoscimento di un secondo miracolo.

 

PROFILO BIOGRAFICO DEL SERVO DI DIO

Mons. Fortunato Maria Farina è nato a Baronissi, Provincia e Arcidiocesi di Salerno, l’8 marzo 1881. Ha ricevuto il Sacro Ordine del Presbiterato nella Basilica Superiore della Chiesa Metropolitana di Salerno il 18 settembre 1904.

Nei primi anni del suo sacerdozio si è adoperato per fondare a Salerno l’Unione Apostolica del Clero, edificando con il suo esempio tanti sacerdoti, ed ha iniziato un intenso apostolato tra i giovani con la fondazione, nel 1909, il Circolo Giovanile Cattolico Salernitano, esercitando un grande fascino spirituale su tutti i giovani. Il 12 maggio 1916 ha ricevuto la nomina di Curato della Parrocchia S. Agostino in Salerno.

Il 21 giugno 1919, all’età di 38 anni, è stato nominato da Sua Santità Benedetto XV Vescovo di Troia. Consacrato il 10 agosto dello stesso anno, ha fatto il suo ingresso in Diocesi il 30 novembre, I Domenica di Avvento.

Nel Concistoro del 18 dicembre 1924 Pio XI l’ha preconizzato Vescovo di Foggia, conservandogli anche il titolo di Vescovo di Troia. Il 22 marzo 1926, dopo aver superato varie difficoltà, ha preso possesso canonico della nuova diocesi.

Il Servo di Dio, sia a Troia che a Foggia, ha svolto il suo ministero volgendo la sua attenzione verso quella che sarà la sua principale occupazione pastorale: la cura delle vocazioni sacerdotali e la formazione del clero. Ha promosso la vita comune del clero diocesano, fondando la S. Milizia di Gesù, opera che ha precorso i tempi della istituzione degli Istituti Secolari. Ha dato anche grande sviluppo all’apostolato dei laici, formandoli con una incisiva e personale direzione spirituale e coinvolgendoli nella pastorale diocesana e nell’animazione cristiana delle realtà temporali.

Durante la seconda guerra mondiale ha testimoniato una carità eroica: insieme ad un gruppo di sacerdoti secolari e religiosi si è prodigato in favore della popolazione, colpita dai tragici bombardamenti, che hanno raso al suolo la città di Foggia. Mons. Farina, pur provenendo da una ricca famiglia, ha vissuto sempre in grande povertà elargendo il suo abbondante patrimonio familiare a vantaggio dei poveri e per realizzare tante altre opere nelle sue due diocesi. Grande devoto di Maria, ha avuto un profondo spirito di preghiera e di oblazione, cercando unicamente la gloria di Dio attraverso la salvezza delle anime. La sua salute è stata sempre cagionevole. Nonostante ciò, ha svolto una mole di lavoro impressionante, conservando in tutte le situazioni una grande pace ed un grande spirito di fede.

Il 1° febbraio 1954 fu nominato Arcivescovo titolare di Adrianopoli di Onoriade.

Circondato da grande fama di santità, è morto nell’Episcopio di Foggia il 20 febbraio 1954.

È sepolto nella navata principale della Basilica Cattedrale di Foggia.

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20 Nov
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40° anniversario del sisma del 1980

Il 23 novembre ricorrono i 40 anni dal terribile sisma che provocò tanti lutti e sofferenze, particolarmente nei territori dell’Alta Valle del Sele. Il nostro Arcivescovo, S.E. Mons. Andrea Bellandi, ha scritto per l’occasione un messaggio che vuole essere  un segno della presenza della Chiesa nella storia e nella vita concreta della gente.

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20 Nov
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Messaggio della Presidenza CEI per la scelta dell’IRC

Pubblichiamo il Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2020-2021

Nel Messaggio della Presidenza dei Vescovi italiani sulla scelta di avvalersi della religione cattolica a scuola, quest’anno si sottolinea il valore dello studio della Bibbia come risposta alle domande di senso e fondamento non solo della fede cristiana ma della nostra cultura italiana.

 

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18 Nov
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Dossier 2020 su Povertà e risorse

Il Dossier 2020 su Povertà e risorse redatto dalla Caritas di Salerno-Campagn-Acerno, dal titolo Persone oltre la povertà. All’interno del dossier i dati sulla popolazione indigente e un interessante capitolo sugli aiuti messi in campo durante la prima Fase dell’epidemia da Covid-19.

 

DOSSIER 2020 leggera

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13 Nov
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Le disposizioni diocesane in pandemia

 

Salerno, 13 novembre 2020

DISPOSIZIONI AGGIORNATE A QUANTO DISPOSTO DAL DPCM 3 NOVEMBRE 2020 PER LE “AREE DEL TERRITORIO NAZIONALE CARATTERIZZATE DA UNO SCENARIO DI MASSIMA GRAVITÀ E DA UN LIVELLO DI RISCHIO ALTO”, LE C.D. “ZONE ROSSE”

Dal 15 novembre p.v. essendo la Regione Campania inserita tra le “zone rosse”, a partire dalla stessa data e fino a nuove indicazioni, nella Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno

DISPONGO quanto segue:

Rimane valido il Protocollo firmato dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e dal Governo in data 7 maggio 2020 con le integrazioni successive
del Ministero dell’Interno e della Segreteria Generale della CEI

 

LA VITA ORDINARIA DELLE PARROCCHIE

Le chiese possono rimanere aperte e si continuino a celebrare le SS. Messe con il concorso di popolo. Le celebrazioni della Liturgia delle Ore, le adorazioni eucaristiche, i rosari sono consentiti solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Messe. È necessario che i fedeli si rechino solo nella chiesa nelle vicinanze della propria abitazione o al massimo all’interno del proprio Comune. Se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la loro abitazione e la chiesa e viceversa, dovranno esibire l’autodichiarazione in cui dichiarano nella causale “situazione di necessità”. Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”.

 

Si concelebri solo in caso di vera necessità pastorale e concelebrino i consacrati che vivono nella stessa casa.

Sacristi, organisti e coloro che svolgono un servizio liturgico, retribuiti o volontari, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nel tragitto tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno anch’essi esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale “comprovate esigenze lavorative”. “Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile a un rapporto di impiego, tale giustificazione è ritenuta valida e non saranno applicate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento Covid-19” (Lettera del Ministero dell’Interno al Segretario Generale della CEI del 27 marzo 2020).

Per indicazioni dettagliate si vedano i modelli di autodichiarazione allegati.

Vista la situazione epidemiologica, i cori non potranno prestare il loro servizio durante le celebrazioni. Può essere prevista la presenza di un organista e un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri davanti e dietro. I cantori saranno distanti due metri in ogni direzione dalle altre persone e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. I cantori terranno sempre la mascherina.

 

ALTRI SACRAMENTI

Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni.

La celebrazione dei Matrimoni è sospesa. Eccezionalmente si potrà derogare al divieto chiedendo autorizzazione alla Curia e comprovando la richiesta con motivazioni di grave necessità.

La celebrazione del Battesimo è consentita, al di fuori della S. Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti.

Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.

Le Esequie sono consentite e si celebrino solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le SS. Messe. In occasione di un funerale, possono spostarsi per raggiungere il luogo della celebrazione – superando il limite della “ragionevole vicinanza” – solamente gli stretti familiari.

Sono vietate le esequie di defunti a causa del Covid-19. Rimane consentita, qualora espressamente richiesta, una benedizione del feretro al passaggio davanti alla Chiesa o all’ingresso del cimitero, sempre alla presenza degli stretti congiunti.

La visita ai malati dei Ministri della Comunione Eucaristica è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione della Confessione, dell’Unzione e del Viatico. Si osservino le seguenti misure:

    1. si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita;
    2. l’Unzione avverrà mediante un batuffolo di cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili;
    3. prima e dopo aver comunicato il malato il Ministro si laverà le mani con acqua e sapone oppure con idoneo gel a base alcolica;
    4. si privilegi la comunione sulle mani;
    5. nella stanza ci siano meno persone possibili;
    6. durante la visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.

Per portare la Comunione ai malati che per lungo tempo non possono venire in chiesa, i Parroci – valutandone l’opportunità – potranno affidare questo compito a un parente convivente con il malato che sia fidato e conosciuto dai Sacerdoti della Parrocchia.

Ogni tipo di catechesi e di riunione in presenza è sospesa. Si Continua solo in modalità a distanza (online).

 

+ Andrea Bellandi
Arcivescovo di Salerno – Campagna – Acerno

 

Allegati:

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