La Presidenza della Cei ha deciso di promuovere una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione.
La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari, ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”

Anche la nostra arcidiocesi, vivrà, seguendo l’invito della Conferenza Episcopale Italiana, martedì 17 ottobre la giornata di digiuno, preghiera ed astinenza.
S.E. Mons. Andrea Bellandi rivolgendosi a tutti i sacerdoti dell’Arcidiocesi scrive:

Carissimi,

in questo momento così tragico per la Terra Santa, la Presidenza della C.E.I. ha deciso di promuovere una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani di Terra Santa, secondo le indicazioni del Patriarca di Gerusalemme, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi «nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione»: «Non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire. Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo,rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido».

L’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto, a tale scopo, un formulario per la preghiera. Inoltre, domenica 15 ottobre, in tutte le Celebrazioni Eucaristiche, può essere adottata la seguente intenzione: “Padre misericordioso e forte: «tu non sei un Dio di disordine, ma di pace». Spegni nella Terra Santa l’odio, la violenza e la guerra perché rifioriscano l’amore, la concordia e la pace.” Preghiamo.