Biblioteca Diocesana

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Aperto dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.30; nei suddetti giorni, se festivi, Archivio e Biblioteca rimangono chiusi, come pure, rimangono chiusi il martedì, sabato, domenica e durante il mese di agosto.  


La Biblioteca Diocesana, ubicata in Largo Plebiscito n. 12, al II piano dell’ex Seminario Arcivescovile, dispone di più di 110.000 volumi, provenienti dalle due Biblioteche:

1) quella del Seminario Arcivescovile;
2) quella del Pontificio Seminario Regionale Salernitano-Lucano Pio XI.

1) La Biblioteca del Seminari Arcivescovile muove i suoi primi passi con l’Arcivescovo Mons. Marc’Antonio Marsilio Coonna (1574-91), che regala ai suoi Chierici un discreto numero di libri, perchè si preparino bene al Sacerdozio, anche sotto il profilo culturale. A questi pochi voluti se ne aggiungono, col passare degli anni, molti altri, costituendo una bella biblioteca, della quale, purtroppo, non conosciamo i particolari di tale sviluppo. Sono libri che spaziano nel campo biblico, patristico, dommatico, storico, liturgico, giuridico, morale; non mancano testi di letteratura latina e italiana, trattai di filosofia, ecc. La studentessa Anna Torre ne ha fatto oggetto della sua Tesi di Laurea all’Università degli Studi di Salerno, nell’A.A. 1987-88, relatore il prof. Donato Dente: uno studio interessante, che ha inquadrato la presenza di quei libri alla luce delle indicazioni dei Decreti del Concilio di Trento. Una Biblioteca ricca di Manoscritti, Codici, Incunaboli, cinquecentine, ha una consistenza di circa 40.000 volumi.

2) La Biblioca del Pontificio Seminario Regionale, fornita di più di 60.000 libri, viene donata dalla Santa Sede, alla chiusura del Seminario, nel 1976, all’Arcidiocesi di Salerno. Sono pubblicazioni del 1700-1800-1900. L’Arcivescovo Mons. Guerino Grimaldi unisce questi volumi a quelli della Biblioteca del Seminario Arcivescovile, sotto la denominazione di “Biblioteca Diocesana”, e la fa sistemare nel Palazzo di Largo Plebiscito.

I Seminaristi sono trasferiti presso la Colonia S. Giuseppe, in Via Salvator Allende, ove viene organizzato un piccolo complesso bibliotecario di 5.000 volumi, tratti dalla Biblioteca Diocesana. E’ desiderio dell’Arcivescovo creare in Largo Plebiscito, nel cuore dell’antica città, un centro culturale, polifunzionale, composto dal Museo Diocesano, dall’Archivio Storico Diocesano e dalla Biblioteca diocesana; un organismo attivo ed operante, con annessa una Scuola di Restauro, per i giovani con tre specializzazioni:

– oggetti d’arte;
– documenti cartacei e pergamenacei;
– materiale librario antico e di pregio.

A questo scopo aveva già preparato i progetti e li aveva inviati al Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali; incarità Mons. Vittorio Giustiniani di prendere contatto con i Padri della Badia di Cava per inressarli alla Scuola di Restauro. Si sarebbe poi provveduto alle attrezzature per l’iniziativa… iniziativa mai decollata, purtroppo, per la morte improvvisa dell’Arcivescovo.

Fanno aumentare il numero dei volumi della Biblioteca le non poche donazioni di Sacerdoti e di Laici; molto significativa quella del Prof. Antonio Uliano, Docente all’Università degli Studi di Napoli, con circa 10.000 libri.
A tutta questa ricchezza libraria si accompagna un bel patrimonio di Giornali e Riviste specializzate, a disposizione degli studenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose per l’approfondimento e l’aggiornamento dei loro studi filosofici e teologici; anche il pubblico usufruisce di tale patrimonio, che comprende una settantina di Riviste.

 


REGOLAMENTO

  • L’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca sono accessibili a tutti gli studiosi che hanno interesse a compiere indagini di carattere scientifico.
  • Gli studiosi laureandi potranno ottenere l’accesso alla consultazione solo se presentati (con lettera intestata) dal docente che dirige la ricerca.
  • Lo studioso farà regolare domanda su modulo prestampato, indicando i fondi che intende consultare, i motivi della ricerca e l’impegno esplicito a far pervenire all’Archivio un esemplare della pubblicazione effettuata utilizzando i documenti dell’Archivio.
  • Nell’atto di ammissione lo studioso si impegna a rispettare il regolamento interno ed a firmare giornalmente l’apposito registro.
  • Non si concede più di una cartella o di un volume per volta; cartelle e volumi saranno trattati con il massimo riguardo; è vietato fare su di essi annotazioni, anche a matita.
  • È vietato trasferire fuori della sala di studio qualsiasi documento o libro. La consultazione va fatta in silenzio; sono consentite brevi conversazioni, a bassa voce, col personale addetto circa il documento e la ricerca. I telefonini vanno spenti.
  • Le fotografie e le fotocopie devono essere autorizzate, per iscritto, dal Direttore: le fotografie per i documenti antichi; le fotocopie per i documenti di epoca recente (1800/1900).
  • Agli studiosi è consentito avere al tavolo di ricerca solo carta e penna: borse e valigette personali vanno depositate nell’apposito armadio all’inizio della sala.
  • Non è consentito agli studiosi né l’accesso alle sale di deposito, né il prelievo diretto dei documenti dalla loro collocazione.
  • Ai frequentatori dell’Archivio e della Biblioteca potrà essere revocato l’accesso nel caso in cui dimostrassero di non tenere in sufficiente cura i documenti e i libri loro affidati in consultazione.
  • Archivio e Biblioteca sono aperti, dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle 12.30; nei suddetti giorni, se festivi, Archivio e Biblioteca rimangono chiusi, come pure, rimangono chiusi durante il mese di agosto.