Il 18 gennaio si è aperta la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il brano che guiderà la preghiera, secondo il sussidio del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, è la parabola del Buon Samaritano (Lc 10,27). Il tema è riassunto nelle parole del comandamento “Ama il Signore Dio tuo…e ama il prossimo tuo come te stesso”.

L’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso segnala due appuntamenti, sabato 20 gennaio con la Celebrazione della Parola di Dio a cura delle Chiese Cristiane della Campania e martedì 23 gennaio alle ore 19.00 presso la parrocchia di sant’Antonio in Pontecagnano si terrà la Celebrazione della Parola di Dio a cura dell’Ufficio per l’Ecumenismo diocesano. 

 

 


Il Comitato di Presidenza del Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania nel messaggio di presentazione del sussidio per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ha scritto:

«Più che interrogarci ancora sul fondamento dell’amore fraterno, che ha una radice-sorgente-fonte trinitaria, e trova una manifestazione concreta nella storia di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, nella cui carne è raccolta l’intera umanità, è indispensabile offrire il nostro personale e comunitario contributo per realizzare il sogno della fraternità universale, facendoci noi prossimo nei confronti degli altri. In tal senso, sono ancora profetiche e attuali – per noi e per i cristiani del Burkina Faso e di ogni credente di qualsiasi fede e credo – le parole del poeta libanese Khalil Gibran, vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, quando affermò in un celebre testo di meditazione:
“Ti amo fratello, chiunque tu sia, 
sia che tu t’inchini nella tua chiesa, 
o t’inginocchi nel tuo tempio, 
o preghi nella tua moschea.
Tu ed io siamo figli di una sola fede, 
giacché le diverse vie della religione, 
non sono che le dita dell’amorevole 
mano di un solo Essere Supremo, 
una mano tesa verso tutti, 
che offre a tutti l’interezza dello Spirito,
ansiosa di accogliere tutti”.
L’augurio che ci possiamo scambiare per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2024, che diventa impegno per le nostre Chiese, è di sentirci, in Cristo e per la potenza dello Spirito Santo, un solo corpo di carne, una sola grande famiglia umana, che fa della prossimità, dell’agire concreto del buon samaritano, il proprio stile di vita, ossia il modo autenticamente evangelico di stare al mondo».