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20 Mag
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Talk Out – Sœgna l’inclusione

L’ufficio diocesano per lo Sport e il Tempo Libero e l’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, all’unisono con la comunità musulmana di Battipaglia e di Eboli, con la comunità ortodossa di Salerno e provincia e con l’Associazione Sportiva dilettantistica “Santa Cecilia” invitano a prendere parte al talk out di giovedì 28 maggio alle ore 18.00 presso l’Istituto Comprensivo Virgilio in Santa Cecilia (Eboli).
«Lo sport può unire in uno spirito di amicizia popoli e culture. Lo sport è un segno che la pace è possibile», così Benedetto XVI affermò in un Angelus e Papa Francesco l’ha sottoscritto firmando il Documento “Dare il meglio di sé” sulla prospettiva cristiana dello sport e della persona umana. Lo sport si fa con sacrificio e gioia, armonia e coraggio, libertà e regole, creatività e collaborazione, uguaglianza e rispetto, solidarietà e inclusione: segni essenziali sui quali ancora non si è scommesso abbastanza.

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20 Mag
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Don Nicola Bari è tornato alla casa del Padre

Nel pomeriggio del 17 maggio u.s., ha concluso la sua esistenza terrena il Rev.do don Nicola Bari, nato a Castel San Giorgio il 2 giugno 1952, ordinato Sacerdote da Mons. Gaetano Pollio, il 17 marzo 1979.

Dapprima giovane studente di medicina presso l’Università cattolica, successivamente, Don Nicola ha dedicato la totalità della sua vita a servizio dei più fragili, perfezionando i suoi studi in ambito psicologico e diventando certo punto di riferimento per centinaia di giovani che in più decenni hanno incontrato la sua paternità.

Nel 1986, Don Nicola Bari, succeduto a Don Giovanni Pirone, avviò come responsabile spirituale e Presidente una svolta determinante per il Centro LA TENDA. Accettando la sfida del dinamismo sociale e diversificando le sue attività, il Centro puntò a favorire l’inclusione sociale di gruppi svantaggiati secondo una logica diversa, orientata a livello di “sistema”, in termini di promozione complessiva dello sviluppo sociale, sia in relazione alle problematiche di un determinato territorio, sia in risposta ai bisogni espressi dalle persone, e fra queste quelle più fragili.

Questi cambiamenti determinarono una ramificazione territoriale del Centro. Al primo Centro d’Accoglienza “don Giovanni Pirone” (intitolato al profetico promotore del Comitato diocesano per la vita), di Mercato San Severino si aggiunge “La Pagliuzza”, e successivamente una seconda comunità residenziale “Pace e Bene”, sempre a Mercato San Severino, per utenti privi di un adeguato sostegno familiare ed una casa di supporto per persone che intendevano rompere con l’uso del metadone a Saragnano di Baronissi. L’attività formativa del Centro LA TENDA si struttuturò sulla base dell’esperienza educativa della Comunità Terapeutica per tossicodipendenti, secondo il modello del Progetto Uomo del CeIS di Roma.

Nell’autunno del 1988, sulla scorta della rielaborazione concettuale del programma terapeutico, a livello territoriale, il centro organizzava Centri di Ascolto in varie località della provincia di Salerno. I Centri di Ascolto costituirono così una sorta di laboratorio sociale perché il territorio si corresponsabilizzasse nell’azione educativa rivolta ai giovani e in tutti, giovani e adulti, si risvegliasse il desiderio, la volontà e la capacità di vivere in una società solidale.

Dal 1989 il centro studi si occupò di definire modelli di intervento per consentire una più consapevole e responsabile partecipazione dei familiari al percorso educativo dei giovani utenti del Centro LA TENDA.

Dal 1990 confluirono nel Centro, potenziati, i servizi esistenti sin dal nascere dell’Associazione stessa: attività culturali e di ricerca realizzate dal Centro di Promozione Permanente della Prevenzione, espressione dell’azione territoriale; gruppi speciali e nuovi percorsi educativi per il disagio che posero le basi per il nuovo orientamento operativo del Centro LA TENDA.

Nei decenni successivi l’esperienza portata avanti dall’opera di Don Nicola Bari, oltrepassa i confini diocesani per approdare alla fondazione della struttura residenziale “Sorella Luna”. Immersa nella tranquillità della campagna romana, posta in un antico casolare nella zona adiacente il lago di Bracciano, la Comunità “Sorella Luna” divenne il luogo ideale per approfondimenti, lavori di gruppo, momenti di profonda riflessione.

Sorella Luna rappresentò una nuova esperienza di integrazione tra un modello tradizionale di Comunità Terapeutica e un nuovo modello di servizi alla persona.

Il “Lavoro” di “Sorella Luna” non si traduce, quindi, in attività e servizi, finalizzati, tout court, al recupero di categorie di persone svantaggiate ma indica un atteggiamento di accoglienza, di condivisione profonda, che offre a chiunque ricerchi risposte ai propri interrogativi esistenziali le condizioni ideali per trovarle.

A Don Nicola Bari, apostolo instancabile di Misericordia, va la gratitudine di tutta la Comunità Diocesana.

 

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17 Mag
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Giubileo degli operatori penitenziari

Martedì 28 maggio alle ore 18.30 presso la parrocchia di San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino, di Piano di Montoro, in occasione del Giubileo degli operatori penitenziari si terrà la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Rosario Petrone, responsabile dei cappellani delle carceri della Regione Campania. Al termine della Santa Messa ci sarà la benedizione e l’atto di affidamento a San Basilide, patrono della polizia penitenziaria.

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17 Mag
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Corpus Domini

Domenica 2 giugno alle ore 19 si terrà la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Andrea Bellandi e successivamente la processione con il Santissimo Sacramento.

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15 Mag
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Voi siete il sale della terra | Incontro on line per catechisti

Lunedì 27 maggio alle ore 20.30 si tiene una tavola rotonda on-line organizzata dall’ufficio diocesano catechistico sull’evangelizzazione del mondo contemporaneo. Cos’è l’evangelizzazione? Come si connette con la catechesi? Quali linguaggi ci permettono di trasmettere la fede oggi? Attraverso un confronto tra i relatori si cercherà di rispondere a queste domande, partendo da prospettive diverse.

https://tediscite.webex.com/tediscite/j.php?MTID=m1c559bbc5f674295865d35db9af382f7
lunedì 27 maggio 2024 20:30 | 3 ore | (UTC+02:00) Amsterdam, Berlino, Berna, Roma, Stoccolma, Vienna
Numero riunione: 2564 653 5179
Password: VBnSMG3HY28

Accedi tramite sistema video
Chiama 25646535179@tediscite.webex.com
Puoi anche chiamare 173.243.2.68 e immettere il numero della riunione.

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Codice di accesso: 256 465 35179

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13 Mag
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ISSR – Convegno degli studenti 2024

Venerdì 24 maggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30, presso l’Auditorium “Benedetto XVI” del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano Faiano (Sa), si terrà il Convegno organizzato dalle Segreterie degli Studenti dell’ITS e dell’ISSR, in collaborazione con l’IIS “Genovesi – Da Vinci”, il Liceo Sperimentale Statale “Alfano I” e il Liceo Scientifico Statale “Francesco Severi”.

Il tema affrontato sarà: “La nuova era dell’intelligenza artificiale: risvolti morali e antropologici”.

Relazionano il Prof. Josè Maria Galvàn, Docente di Teologia Morale presso la PUSC, di Antropologia Teologica presso l’ISSR all’Apollinare in Roma e il Prof. Francesco Colace, Docente di Informatica presso il DIIN dell’UNISA.

Modera il Prof. Vincenzo Serpe, Docente di Filosofia presso l’ITS e l’ISSR “San Matteo” e collaboratore presso il DISPS dell’UNISA.

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10 Mag
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Bolla di indizione del Giubileo 2025

Con la lettura e la consegna alla Chiesa universale, da parte del Santo Padre, della Bolla che indice il Giubileo 2025 entriamo nel vivo della preparazione all’Anno Santo.

È il documento ufficiale che racchiude lo spirito e le intenzioni del Giubileo, nonché i frutti auspicati dal Santo Padre. La bolla specifica anche la durata, le date di apertura e chiusura e le modalità di svolgimento del Giubileo ordinario del 2025, intitolato “Pellegrini della speranza”.

Il Pontefice ha stabilito che la Porta Santa della Basilica di San Pietro sarà aperta il 24 dicembre 2024, dando così inizio al Giubileo ordinario. La domenica successiva, 29 dicembre, il Papa aprirà la Porta Santa di San Giovanni in Laterano. Nello stesso giorno, il 29 dicembre 2024, in tutte le Cattedrali e Concattedrali i Vescovi diocesani celebreranno la Santa Eucaristia come Solenne apertura dell’Anno Giubilare.
Di seguito il testo della Bolla:

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10 Mag
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Descrizione dello stemma episcopale di S.E.R. Mons. Alfonso Raimo

 

Lo stemma araldico di Mons. Raimo è suddiviso in due parti: nella parte sinistra, in campo azzurro,  vengono richiamate le sue origini con la presenza dei tre monti che indicano le verdeggianti alture su cui sono stati edificati  i tre Santuari mariani, rappresentati dalle tre stelle,  (Maria SS.ma della Neve, S. Maria del Fiume e S. Maria di Grienzi), testimonianza di una plurisecolare devozione a Maria. Ai piedi di quelle montagne inizia la sua corsa un fiume, il Sele, che prima di perdersi nel mare, dà vita ad un’ampia e fertile pianura; lungo il corso di quel fiume si dispiega la vita e prende forma la vocazione del Vescovo Alfonso.

Nella parte destra in campo d’oro vi è l’àncora, simbolo della Speranza, secondo l’espressione paolina di Rm 5, 5  Spes autem non confundit, presente nel  cartiglio che contiene il motto episcopale.

L’autore della Lettera agli Ebrei, paragona la Speranza a un’àncora perché il suo fondamento è ciò che di più fedele e sicuro possa esserci: l’amore che Dio stesso ha riversato nei nostri cuori.

La Speranza è la più umile di tutte le virtù perché, come l’àncora, agisce quando è celata agli occhi degli uomini. È così umile come virtù che “soltanto i poveri possono averla”. Bisogna sentirsi poveri per poter sperare. Nell’elogio che fa della Speranza, Charles Pèguy afferma che Dio di nulla si meraviglia se non della Speranza degli uomini, perché la fede non vede che quello che è. E lei vede quello che sarà. La Carità non ama che quello che è. E lei ama quello che sarà. Dio ci ha fatto Speranza.

Nella parte inferiore dello stemma, è rappresentato il golfo di Salerno, porzione di quel vasto bacino, che è il Mediterraneo, sul quale si concentrano e nel quale spesso si inabissano, le speranze di tanti fratelli e sorelle in cerca di una vita migliore.

 

Stemma

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08 Mag
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CS – Cultura e Arte | “Sulle tracce degli armeni a Salerno e in Italia”

L’Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, in collaborazione con la Fondazione Alfano I, ha organizzato “L’antica iscrizione del Duomo di Salerno: sulle tracce degli armeni a Salerno e in Italia”, iniziativa volta a valorizzare l’incisione in lingua armena che si trova sullo stipite sinistro della porta centrale della Cattedrale di Salerno. L’appuntamento è per sabato 25 maggio 2024, presso il Portico del Duomo, alle ore 11:30. Per l’occasione, sarà presentato l’opuscolo bilingue che racconta e descrive il significato dell’iscrizione lasciata da un pellegrino armeno giunto a Salerno per venerare le Reliquie di San Matteo Apostolo. In programma, inoltre, l’inaugurazione di una colonnina descrittiva che consentirà ai visitatori di interpretare l’incisione.

A seguire, dunque, la conferenza in Cattedrale tenuta dall’Arcieparca di Costantinopoli degli armeni, Monsignor Levon Zekiyan, luminare di storia e spiritualità armena che si soffermerà sulla presenza del popolo armeno a Salerno e in Italia. All’incontro, interverranno l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, la teologa, nonché promotrice dell’evento, la professoressa Lorella Parente e il Vicepresidente della Fondazione Alfano I, Don Ugo De Rosa.

Di seguito il comunicato stampa completo

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07 Mag
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Unitalsi Salerno | Pellegrinaggi a Lourdes

L’Unitalsi Salerno organizza due pellegrinaggi nei mesi di agosto e di settembre. Per ricevere informazioni sulle modalità, sui costi e sulle iscrizioni, è possibile contattare i seguenti numeri:
339/5967099
366/3361910
oppure scrivere a unitalsi.salerno@virgilio.it

 

 

 

 

 


Il pellegrinaggio a Lourdes è un’esperienza che arricchisce davvero il percorso di vita di chi lo compie. Lourdes è quel luogo di incontro a cui arrivano uomini e donne di ogni età e provenienza, portando le loro storie, le loro sofferenze, le loro gioie, senza mai smettere di credere né di cercare la felicità vera.

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