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22 Set
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CS – San Matteo 2025 | Il Solenne Pontificale in Cattedrale

È stato celebrato, questa mattina – 21 settembre 2025- alle ore 11, presso la Cattedrale di Salerno, da Sua Em.za il Signor Cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore, il Solenne Pontificale in onore di San Matteo Apostolo ed Evangelista, Patrono della nostra città. Ad accogliere Sua Em.za il Signor Cardinale De Donatis, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi che, insieme al Vescovo Ausiliare S.E. Monsignor Alfonso Raimo, ha concelebrato il Solenne Pontificale, animato dal Coro della Diocesi di Salerno, diretto dal M° Remo Grimaldi e dalle corali delle parrocchie della città.

“San Matteo, dono di Dio, ci parla dell’esperienza del suo incontro con Gesù. Gesù che sceglie un pubblicano perché non c’è peccato che non possa essere vinto dal suo Amore”, ha osservato S.E. Monsignor Andrea Bellandi, per poi ringraziare per la presenza Sua Em.za il Signor Cardinale Angelo De Donatis, il quale ha anche donato alla nostra Arcidiocesi, con annessa indulgenza, la Benedizione del Santo Padre che S.E. Monsignor Bellandi ha letto ai fedeli.

Di seguito, l’omelia del Cardinale Penitenziere Maggiore, Sua Em.za Angelo De Donatis:

 

Carissimi fratelli e sorelle,

la solennità di San Matteo si colloca, per questa comunità diocesana, mentre si avvia il nuovo anno pastorale e le pagine della Scrittura vi sostengono e vi donano luce nel dare sostanza ai percorsi della vostra Chiesa e delle vostre comunità.

La pagina evangelica si apre con due azioni opposte tra loro: da un lato il Signore è in cammino ( mentre andava via) e dall’altro Matteo è seduto al banco delle imposte.

Il Figlio di Dio è in movimento, l’uomo peccatore è, invece, seduto, fermo, immobile. Il movimento di Gesù indica l’uscita da sé stesso, la disponibilità ad andare incontro agli altri, l’ansia e l’urgenza salvifica, l’ansia di annunciare, senza rallentamenti, la bellezza del Vangelo e la solidità del Regno di Dio.

Il peccatore è seduto, tutto concentrato, troppo attento al proprio io, totalmente occupato da se stesso, troppo curvo nel contare i soldi, troppo affannato da un accumulare senza carità, troppo concentrato per non accorgersi dell’altro, affettivamente congelato perché l’altro diventa solo un oggetto da ingannare e da sfruttare. L’uomo, il cui cuore è in movimento, è libero, l’uomo seduto è schiavo e non riesce proprio a sentire la leggerezza della figliolanza, non riesce proprio a sentire la forza di quello che Paolo, nella seconda lettura, dice di se stesso: io prigioniero a motivo del Signore.

Ma uno sguardo ed una parola cambiano la scena: vide e “seguimi”. Qui dentro si gioca il futuro della nostra identità e anche la solidità delle nostre comunità, qui dentro c’è la radice di ogni percorso pastorale, di ogni esistenza, qui trova sorgente e radice la nostra vita cristiana.

Non si tratta subito di mettersi all’opera, di cominciare a fare, di progettare in modo geometrico piani e azioni di evangelizzazione, ma di partire contemplando uno sguardo che ci ha sedotti e una Parola che ci ha rigenerati.

Oggi questa Chiesa, ognuno di noi sente il fascino di quello sguardo, uno sguardo che ci ha conquistati. Perché quello sguardo è così decisivo? Esso esprime la realtà di un amore totale che ci ha avvolti; è uno sguardo impregnato del fuoco dello Spirito, che ci abbraccia e ci coinvolge In quello sguardo ci sentiamo generati, in quello sguardo ci sentiamo nuovamente creati, partoriti ad una vita meravigliosa che non ha mai fine. E’ lo sguardo eterno di Dio che si è posato, senza mai interrompersi, sull’unicità di ciascuno di noi e che ci commuove, ci scuote, ci converte, ci rinnova. Sarebbe proprio una grazia se ogni nostra azione pastorale, se tutto ciò che stiamo pensando per le nostre comunità, sia preceduto dalla contemplazione dello sguardo del Signore sulla nostra comunità.

La Parola seguimi non ha alcuna introduzione, nessuna premessa, nessuna spiegazione, non offre chiarimenti su condizioni e regole, diremmo noi oggi, d’ingaggio. E’ una parola lapidaria e se ci, facciamo caso, quando il Signore, dice a qualcuno “seguimi” sta chiedendo tutto, davvero tutto. Si mette in moto l’amore, tutto l’amore che ci è stato ricordato nel testo del Deuteronomio: amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Il Signore vuole fissare, scolpire nel cuore il suo interesse di bene per ciascuno di noi e ci chiede una totalità che non lascia niente a noi stessi. Si entra in una dinamica di gratuità che fa della sequela, senza parole, la sostanza della nostra testimonianza. Rispondere al seguimi del Signore significa spogliarsi, farsi poveri, per dare tutto.

Il punto sarà consegnarci: oggi la sequela chiede una spoliazione. Non si può essere discepoli senza lasciarci spogliare dalla vita e scoprire che mentre perdiamo tutto, in realtà, stiamo indossando l’abito nuovo, quello delle nozze. Il “seguimi” sembra condurci a dire al Signore una preghiera coraggiosa: Signore, toglimi tutto, ma mai l’amicizia con Te. Non importa sapere dove devo seguirti, divento addirittura indifferente alla modalità della sequela, mi distacco da ogni tentativo maldestro di provare a organizzare i tempi e a dosare gli sforzi della risposta, m’interessa perdere tutto, essere privato di tutto, ma non voglio più perdere l’amicizia con Te. Mentre il Signore ci dice: Seguimi diventa un assoluto essere suoi amici.

Solo allora ci si può alzare e dalla immobilità iniziale ci si mette realmente in movimento, ci si alza e si risorge e si diventa consapevoli davvero dell’impagabile onore di essere stati scelti, chiamati, cercati e visti dal Signore. Ora si può correre, ora saremo tutti una Chiesa credibile, ora potranno prendere forma i percorsi pastorali delle nostre comunità. Siamo talmente spogliati che la sostanza della sequela sarà l’essere appesi come il Crocifisso, saremo talmente spogli che l’unica preoccupazione che avremo sarà donare agli altri ciò che è fisso nel cuore. Ci ha ricordato la prima lettura: questi precetti che oggi ti do ti stiano fissi nel cuore, li ripeterai ai tuoi figli, né parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Dall’essere spogliati, quando a noi non rimarrà neanche un frammento di noi stessi, allora prenderà forma l’azione pastorale e sentiremo la gioia di non dover inventare nulla, non avremo l’ansia di dove costruire, ma semplicemente sapremo narrare ai nostri figli, sapremo camminare per le vie del mondo, raccontando la seduzione di un amore che ci ha spogliati e della bellezza di consegnarci. Il “seguimi” ci chiede franchezza nel cuore, ci chiede azioni pastorali credibili, ci chiede di essere discepoli che non porteranno un vangelo modificato, zeppo di piccoli compromessi, di qualche annacquamento o grigiore, ma porteremo il Vangelo che salva, nella sua genuina limpidezza.

Sarà solo così che cominceremo a sederci a tavola, il nostro cuore sarà una mensa universale come è diventata la tavola di Matteo. Spogliati interiormente, spogliati anche dalla vita, sapremo comprendere la forza della mensa. Noi stessi, oggi siamo qui, spogliati, poveri, e questa condizione ci permette di stare seduti, insieme, alla stessa mensa. Nessuno tra noi è più degli altri, ma ci facciamo insieme mendicanti di un amore già abbondante che abbiamo ricevuto, ma che chiediamo ancora, insieme, perché ne abbiamo sempre bisogno.

Sentiamo vicine quelle popolazioni sofferenti, private della loro dignità, e chiediamo l’intercessione di San Matteo – usando le parole di Papa Leone- per una pace disarmata e disarmante.

L’unità tra noi non sarà così uno sforzo necessario, un programma da mettere in atto, ma ci sarà tra noi il vincolo della pace, perché uno solo è l’amore che si è messo in movimento, uno solo è l’amore che ci ha guardati, uno solo è l’amore che ci ha parlato, una sola è la speranza alla quale siamo stati chiamati. Siamo fratelli e sorelle, insieme mendicanti di amore, totalmente spogliati, ricchi solo della sua amicizia, contenti solo di seguirLo e orgogliosi solo di annunciarlo.

La misericordia, che con abbondanza ci viene donata in questo Anno Santo, è la sola nostra certezza e saremo noi stessi, colmi di stupore, nel vedere come questa misericordia ci fa apostoli, profeti, evangelisti, pastori e maestri: davvero questa misericordia sarà la sostanza che dona identità alla Chiesa.

“Misericordia io voglio, non sacrifici”: qui trova pienezza il cammino di Matteo e il nostro cammino. Il Signore ci vuole aiutare a non cadere in un equivoco. La gioia di averLo incontrato non si potrà ridursi ad un donare. E’ vero, donare è un verbo ricco, è meraviglioso donare, ma potremmo rischiare di rimanere nel livello del dono, la misericordia è di più. La Misericordia cui ci chiama il Signore ci permette di comprendere che se si comincia con il donare, bisogna finire con il consumarsi che coincide con la misericordia. Il donare potrebbe rischiare di rimanere solo in un ambito di gratuità, che seppure preziosa, non ci ha ancora portato nel cuore della misericordia. Il consumarci ci spoglierà davvero e farà di noi un segno reale di misericordia.

Ringraziamo San Matteo, ci prenda per mano e come Lui ritorniamo a quello sguardo e a quelle parole del Figlio di Dio, che non ha esitato a consumare se stesso per amore, che oggi, su questa mensa continuerà a consumarsi e a guarire ogni ferita, e ci fa alzare finalmente da quel banco delle imposte per condurci a vivere una sequela umile, disinteressata, coraggiosa: spogli di tutto, dove tutto si consegna, nulla si trattiene e dove ogni risorsa e ogni passo sono totalmente proprietà del Padre per sempre. Amen.

 

(Foto di Francesco Pecoraro)

 

Di seguito il comunicato stampa completo:

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19 Set
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Festa di San Pio da Pietrelcina 2025

In occasione della festa di San Pio da Pietrelcina, martedì 23 settembre presso la Cattedrale di Salerno, alle ore 18.30, si terrà la Celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. Andrea Bellandi, preceduta dall’Adorazione Eucaristica alle ore 17.45. A seguire, inoltre, i fedeli avranno l’opportunità di venerare la Rosa di San Pio, offerta alla Madonna di Pompei.

 

 

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19 Set
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Museo Diocesano – Convegno sulla Sindone di Salerno

Si terrà a Salerno, domenica 12 ottobre, alle ore 17:00, presso il Museo Diocesano “San Matteo”, il convegno incentrato sulla Sindone di Salerno e sulla tecnica di produzione delle copie dall’originale torinese. L’evento è organizzato dall’ing. Aniello Ragone, esponente del Centro Studi per la Storia di Cava de’ Tirreni e autore del saggio La Sindone di Salerno (pubblicato sull’ultimo numero della Rassegna Storica Salernitana), in collaborazione con il prestigioso Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. In seguito alle ricerche dell’ing. Ragone, edite nel saggio, si fa luce sulla storia della reliquia da sempre attribuita ad un dono di Casa Savoia. Dai nuovi dati si conosce il committente della reliquia per contatto, datata al 1665, e la motivazione dell’arrivo a Salerno. La copia, per secoli all’ex Monastero di San Michele Arcangelo di Salerno, è oggi conservata presso il Museo Diocesano.

Con l’autore del saggio interverranno: Sua Eccellenza Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno – Campagna – Acerno; la dott.ssa Michela Sessa, segretario della Società Salernitana di Storia Patria; l’arch. Carmen Rossomando, direttrice del Museo Diocesano “San Matteo”; il prof. Gian Maria Zaccone, direttore del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone e il dott. Federico Valle, esponente del predetto Centro. Modererà il giornalista Aniello Palumbo.

Al convegno, con ingresso libero, sarà esposta la copia seicentesca di Salerno.

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18 Set
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Triduo e Solennità di San Matteo – Indicazioni liturgiche e sussidio

Giovedì 18 settembre – Cattedrale di Salerno
Primo giorno del Triduo

ore 19.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Rev.ma Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava dei Tirreni.
Partecipano le comunità parrocchiali della Forania di Salerno Est.
I Presbiteri che desiderano concelebrare, portando con sé il proprio camice, sono pregati di trovarsi, entro le ore 18.30, nella Sagrestia della Cattedrale per ricevere la casula e la stola verde ed indossare le vesti sacre.
Animazione liturgico-musicale a cura della Corale Sacro Cuore di Gesù di Bellizzi, diretta dal M° Giovanni Moscariello.

Venerdì 19 settembre – Cattedrale di Salerno
Secondo giorno del Triduo

ore 19.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Rev.ma Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa.
Partecipano le comunità parrocchiali della Forania di Salerno Ovest-Ogliara.
I Presbiteri che desiderano concelebrare, portando con sé il proprio camice, sono pregati di trovarsi, entro le ore 18.30, nella Sagrestia della Cattedrale per ricevere la casula e la stola rossa ed indossare le vesti sacre.
Animazione liturgico-musicale a cura della Corale “S. Pietro Apostolo” di Montecorvino Rovella, diretta dal M° Grazia Petrosino.

Sabato 20 settembre – Cattedrale di Salerno
Terzo giorno del Triduo

ore 19.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Rev.ma Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno.

I Presbiteri che desiderano concelebrare, portando con sé il proprio camice, sono pregati di trovarsi, entro le ore 18.30, nella Sagrestia della Cattedrale per ricevere la casula e la stola rossa ed indossare le vesti sacre.
Seguirà la processione con il braccio reliquiario di San Matteo dalla Cattedrale in Cripta ove avrà luogo il tradizionale Rito della Raccolta della manna presso la tomba di San Matteo.
Animazione liturgico-musicale a cura della Corale “Schola Cantorum Matthaeana” della Cattedrale, diretta dal M° Ermenegildo Guerra.

 


Sussidio liturgico a uso dei fedeli

 

Domenica 21 settembre
Solennità di San Matteo, Apostolo ed Evangelista

Sante Messe nella Cripta di San Matteo: ore 6.30; 7.30; 8.30; 9.30

Sante Messe nella Basilica superiore: ore 7.00; 8.00; 9.00

ore 11.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da S.Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore.

Animazione liturgico-musicale a cura del Coro diocesano e delle corali delle parrocchie della città, diretto dal M° Remo Grimaldi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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ore 18.00 Processione dei simulacri di San Matteo e dei Santi Patroni: San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, San Gaio, Sant’Ante e San Fortunato. In particolare, la Processione percorrerà via Duomo, via Mercanti, Corso Vittorio Emanuele, via Velia, Via S. Benedetto, Via Giovanni Cuomo, Via dei Principati, via Cilento, Corso Giuseppe Garibaldi, via Roma, giungendo fino al Teatro Verdi, passando per via Portacatena, Largo Campo, via Da Procida e quindi via Mercanti, arrivando all’incrocio con via Duomo per risalire verso la Cattedrale. Questo il percorso concordato tra gli Enti preposti e sottoposto alle valutazioni del Prefetto. Soste previste presso la Caserma della Guardia Finanza, in piazza Dante per la Benedizione sul mare e presso Palazzo di Città.

 

ore 22.00 Celebrazione Eucaristica nella Cripta di San Matteo.

 

 

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17 Set
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Ufficio di pastorale sociale e del lavoro | A tutela del Creato: il Cantico delle Creature e l’Enciclica Laudato si’

Mercoledì 24 settembre, alle ore 19.00, presso la Parrocchia di Gesù Redentore (Salerno), in occasione del “Tempo del Creato” spazio di riflessione e approfondimento della Giornata del Creato, l’Ufficio pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno propone un incontro pubblico di riflessione e approfondimento dal titolo “A tutela del Creato: il Cantico delle Creature e l’Enciclica Laudato si’”.
L’iniziativa intende offrire uno spazio di dialogo tra spiritualità, cultura e responsabilità sociale, a partire dal messaggio francescano del Cantico delle Creature e dalla proposta di ecologia integrale contenuta nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco.
Già Papa Leone XIII ricordava che “la natura, con tutte le sue ricchezze, è un dono di Dio destinato all’utilità comune” (Rerum novarum, n. 7): un principio che oggi trova nuova attualità nella cura del creato.

Programma

•Saluti istituzionali
S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno
•Interventi
Prof.ssa Bianca Maria Pappalardo, docente di Lingua e Letteratura Italiana
Dott.ssa Maria Velia Loguercio, teologa

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12 Set
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San Matteo 2025 | Omaggio floreale della Città di Salerno

Lunedì 15 settembre alle ore 20, presso Piazza Flavio Gioia il tradizionale Omaggio floreale della Città di Salerno al Santo Patrono aprirà ufficialmente i festeggiamenti in onore di San Matteo Apostolo ed Evangelista. Presiederà il nostro Arcivescovo Andrea con la presenza e delle Autorità Civili e Militari.

Tutti i fedeli sono invitati a partecipare.

L’evento sarà trasmesso in diretta da TDS, sul canale 87 del digitale terrestre.

 

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12 Set
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Anno scolastico 2025/2026: la lettera del nostro Arcivescovo al mondo della scuola

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi, ha indirizzato al mondo della Scuola (studenti, professori e personale non docente) il suo augurio di buon lavoro.

Di seguito, il testo integrale della lettera scritta da S.E. Monsignor Bellandi per studenti, professori e personale non docente:

Carissimi/e,
l’inizio del nuovo anno scolastico è un tempo privilegiato di incontro, crescita e scoperta. In esso si può cogliere il fascino della novità e la sfida di poter realizzare, anche con il proprio contributo personale, un cammino che renda più piena la vita di ciascuno e più umanamente luminosa la comunità dove viviamo.

Infatti, la scuola – oltre ad essere un posto di trasmissione di conoscenze – è un luogo dove si impara a riconoscere ciò che ha veramente valore. È una comunità educante che stimola a interrogarsi sul senso della propria esistenza, confrontandosi con il reale e non solo con l’immaginario virtuale. Le lezioni, il dialogo aperto dalla conoscenza, le relazioni che si instaurano, possono diventare opportunità di una crescita libera e consapevole della speranza di un futuro migliore, futuro che inizia già dall’oggi che stiamo vivendo.

Cari studenti, abbiate coraggio, amore per la verità e fedeltà al vostro cuore: è così che si diventa luce per il mondo. Non fatevi bastare un apprendimento superficiale: sforzatevi di comprendere, di mettere in discussione, di costruire relazioni autentiche con chi vi cammina accanto nel percorso scolastico del nuovo anno. Siate grati della possibilità che avete di studiare e onorate il dovere di imparare. Ricordate che i doni che Dio vi ha dato non sono unicamente per riuscire a scuola o nella futura professione, ma anche per cercare il senso vero delle cose, per amare con sapienza, per costruire una vita che non crolla davanti alle difficoltà. In tal modo l’intelligenza, illuminata dalla fede, diventa piena e orientata dall’amore che vince la tentazione dell’egoismo.

Ai docenti e a tutto il personale scolastico rinnovo la mia stima e il mio incoraggiamento. Il vostro servizio e la vostra preziosa presenza non si fermano con la condivisione di contenuti: voi siete accompagnatori dei giovani nel percorso della scoperta del mondo, della bellezza che li circonda e soprattutto di sé stessi.

Gli studenti possano vedere in voi degli adulti impegnati in prima persona con le grandi domande e sfide della vita, così che possano imparare anche dal vostro esempio e dalla vostra coerenza morale. È una responsabilità da vivere con passione e dedizione. In questo non siete soli: l’intera comunità ecclesiale, e io personalmente, vi siamo vicini con la nostra preghiera e il nostro sostegno, anche attraverso la vicinanza di sacerdoti impegnati direttamente nella pastorale scolastica.

Da ultimo, desidero richiamare alla vostra attenzione alcune parole che Papa Leone XIV ha pronunciato domenica scorsa, nell’omelia della Santa Messa nella quale due giovani, del secondo ne avrete sicuramente sentito parlare, sono stati proclamati Santi: «Carissimi, i santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro. Ci incoraggiano con le loro parole: “Non io, ma Dio”, diceva Carlo. E Pier Giorgio: “Se avrai Dio per centro di ogni tua azione, allora arriverai fino alla fine”. Questa è la formula semplice, ma vincente, della loro santità. Ed è pure la testimonianza che siamo chiamati a seguire, per gustare la vita fino in fondo». E, riportando una frase di Carlo, il Papa ha aggiunto: «La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’Alto, basta un semplice movimento degli occhi». Degli occhi e del cuore.

Questo è l’augurio sincero che rivolgo ad ognuno di voi – studenti, insegnanti e personale non docente – all’inizio del nuovo anno scolastico. Al tempo stesso, fraternamente vi benedico.

 

Salerno, 12 settembre 2025

 

✠ Andrea Bellandi

Arcivescovo

 

Messaggio Inizio Anno Scolastico 2025-2026

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11 Set
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POC Regione Campania – Linea strategica 2.4 | Determina RUP num. 13 prot. 1207

Determina per la nomina della commissione giudicatrice di gara per l’affidamento del progetto di fattibilità tecnica economica e del progetto esecutivo dell’intervento di “Manutenzione straordinaria per il restauro funzionale, conservazione del patrimonio artistico e messa in sicurezza per la tutela della pubblica incolumità della Cattedrale di Salerno Santa Maria degli Angeli, San Matteo, San Gregorio VII ed il Museo Diocesano”, finanziato con previsione economica a valere sulla linea strategica 2.4 “patrimonio culturale” del Poc Campania 2014-2020, giusta delibera di Giunta Regionale della Campania n. 413/2023.

 

 

 

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11 Set
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San Matteo 2025 | Santa Messa degli Sportivi

Giovedì 18 settembre alle ore 19.00 presso la Cattedrale di Salerno, nell’ambito dei festeggiamenti del Santo Patrono, si terrà la Santa Messa degli Sportivi organizzata dall’Ufficio Diocesano per lo Sport e Tempo Libero.

Alla Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Orazio Soricelli saranno presenti, come da tradizione, rappresentative sportive di atleti, tecnici, arbitri e dirigenti, nonché rappresentanti delle istituzioni civili, sportive e militari, uniti in un momento di preghiera comune.

Hanno comunicato la loro adesione l’US Salernitana 1919 con tutte le squadre (Prima squadra, Giovanile, Femminile, Special, insieme a dirigenti e staff, per un totale di circa 100 partecipanti), Club Scherma Salerno, Nedo Nadi, Salerno Basket 92, Pdo Salerno e Genea Lanzara, Rari Nantes, Asd Giuseppe Gallozzi, Floros, Virtus Sport, Poseidon; altre Associazioni Sportive sono in procinto di farlo. Interverranno inoltre le rappresentative sportive scolastiche e le rappresentative sportive delle parrocchie.

 
 

 

Di seguito:

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09 Set
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POC Regione Campania – Linea strategica 2.4 | Determina RUP num. 12 prot. 1190

Determina per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse pervenute finalizzata alla nomina della Commissione Giudicatrice di Gara per l’affidamento del progetto di fattibilità tecnica economica e del progetto esecutivo dell’intervento di “Manutenzione straordinaria per il restauro funzionale, conservazione del patrimonio artistico e messa in sicurezza per la tutela della pubblica incolumità della Cattedrale di Salerno Santa Maria degli Angeli, San Matteo, San Gregorio VII ed il Museo Diocesano”, finanziato con previsione economica a valere sulla Linea Strategica 2.4 “Patrimonio Culturale” del POC Campania 2014-2020, giusta delibera di Giunta Regionale della Campania n. 413/2023. CUP: E51E23000170002

 

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