Blog

25 Mar
0

Pregare in famiglia nella Domenica delle Palme

Il Sussidio “Pregare in famiglia, Chiesa domestica, nella Domenica delle Palme e della Passione Signore”, redatto dall’Ufficio Liturgico dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.

 

Leggi tutto
23 Mar
0

Covid-19: servizio di sostegno psicologico della Caritas

La  Caritas Diocesana Salerno-Campagna-Acerno non si ferma di fronte all’emergenza e attiva un Nuovo Servizio di Ascolto e Supporto Psicologico per tutti coloro che stanno vivendo la quarantena, per chi assiste persone in stato di fragilità e per chi vede la propria attività lavorativa fermarsi.

Si tratta di un servizio di supporto psicologico telefonico, rivolto a tutte le persone che in questo momento hanno bisogno di aiuto per ritrovare la calma e la speranza.

Il servizio sarà attivo dal lunedì al sabato con i seguenti orari

9,00 – 13,00 e 16,00 – 20,00.

Per accedere al servizio basta inviare una e-mail all’indirizzo ascoltopsicologicocaritas@gmail.com  specificando nome, cognome e numero telefonico e sarete contattati dalle psicologhe, oppure è possibile contattare direttamente:

–            Dott.sa De Sio Paola                  348-5188303

–            Dott.sa  Marra Francesca            329-1685558

–            Dott.sa Roberto Rosaria             robrosaria@libero.it

 

C.S. Covid 19 il servizio di sostegno psicologico della Caritas

Leggi tutto
20 Mar
0

Coronavirus. Indulgenza plenaria e indicazioni per la confessione

Indulgenza plenaria ai fedeli malati di Coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che, anche con la preghiera, si prendono cura di essi. Lo stabilisce un Decreto della Penitenzieria apostolica firmato dal cardinale penitenziere maggiore Mauro Piacenza e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykiel.
In un momento in cui l’intera umanità è “minacciata da un morbo invisibile e insidioso che ormai da tempo è entrato prepotentemente a far parte della vita di tutti”, la Chiesa concede l’Indulgenza plenaria ai “fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile”.
“Alle stesse condizioni” la possono ottenere “gli operatori sanitari, i familiari e quanti, sull’esempio del Buon Samaritano, esponendosi al rischio di contagio, assistono i malati di Coronavirus”.
Anche i fedeli che “offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé” possono lucrare ugualmente l’Indulgenza plenaria.
L’indulgenza plenaria può essere ottenuta anche dal fedele che in punto di morte si trovasse nell’impossibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi e del Viatico: in questo caso si raccomanda l’uso del crocifisso o della croce.

Con una Nota della Penitenzieria apostolica fornisce alcuni chiarimenti sulla Confessione, si sottoline che “nella presente emergenza pandemica” spetta “al Vescovo diocesano indicare a sacerdoti e penitenti le prudenti attenzioni da adottare nella celebrazione individuale della riconciliazione sacramentale, quali la celebrazione in luogo areato esterno al confessionale, l’adozione di una distanza conveniente, il ricorso a mascherine protettive, ferma restando l’assoluta attenzione alla salvaguardia del sigillo sacramentale ed alla necessaria discrezione”.

Inoltre per “la gravità delle attuali circostanze” e “soprattutto nei luoghi maggiormente interessati dal contagio pandemico e fino a quando il fenomeno non rientrerà”, è possibile impartire “l’assoluzione collettiva”, cioè a più fedeli insieme, “senza la previa confessione individuale”. In questo caso, “il sacerdote è tenuto a preavvertire, entro i limiti del possibile, il Vescovo diocesano o, se non potesse, ad informarlo quanto prima”. Spetta infatti sempre al Vescovo diocesano stabilire “i casi di grave necessità nei quali sia lecito impartire l’assoluzione collettiva: ad esempio – elenca la Nota –  all’ingresso dei reparti ospedalieri, ove si trovino ricoverati i fedeli contagiati in pericolo di morte, adoperando nei limiti del possibile e con le opportune precauzioni i mezzi di amplificazione della voce, perché l’assoluzione sia udita”.
In questa situazione di emergenza, la Penitenzieria apostolica chiede di valutare “la necessità e l’opportunità di costituire, laddove necessario, in accordo con le autorità sanitarie, gruppi di cappellani ospedalieri straordinari, anche su base volontaria e nel rispetto delle norme di tutela dal contagio, per garantire la necessaria assistenza spirituale ai malati e ai morenti”.
Laddove invece “i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale”, si ricorda che “la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali”, come indicato dal Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1452)”.

“Mai come in questo tempo – conclude la Nota – la Chiesa sperimenta la forza della comunione dei santi, innalza al suo Signore Crocifisso e Risorto voti e preghiere, in particolare il Sacrificio della Santa Messa, quotidianamente celebrato, anche senza popolo, dai sacerdoti.


Precisazioni del Vescovo sui Documenti della Penitenzeria Apostolica

Carissimi,

In merito ai due documenti della Penitenzieria Apostolica appena pubblicati (il Decreto circa la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli e la Nota circa il Sacramento della Riconciliazione nell’attuale situazione di pandemia), mi preme evidenziare quanto segue:

  1. Le condizioni della ricezione dell’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti assistono i malati di Coronavirus, sono chiare: “se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile”.
  2. Ugualmente è concessa “alle medesime condizioni l’Indulgenza plenaria in occasione dell’attuale epidemia mondiale, anche a quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica [ma questo vale, all’interno del nostro territorio diocesano, esclusivamente per i sacerdoti o per i religiosi/e che possono accedere al Santissimo nelle Chiese] o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé”.
  3. Inoltre, la Chiesa – per chi si trovasse nell’impossibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi e del Viatico – “concede al fedele l’Indulgenza plenaria in punto di morte, purché sia debitamente disposto e abbia recitato abitualmente durante la vita qualche preghiera”. Per il conseguimento di tale indulgenza è raccomandabile l’uso del crocifisso o della croce.
  4. Riguardo alla Nota circa il Sacramento della Riconciliazione, non ritengo sussista al momento, nel nostro territorio, quel livello di contagio pandemico che giustifichi l’adozione della prassi eccezionale dell’assoluzione collettiva. Tale facoltà è tuttavia concessa ai cappellani ospedalieri, per quei reparti “ove si trovino ricoverati i fedeli contagiati in pericolo di morte, adoperando nei limiti del possibile e con le opportune precauzioni i mezzi di amplificazione della voce, perché l’assoluzione sia udita”.
  5. Invito piuttosto a far conoscere a tutti i nostri fedeli, impossibilitati ad accedere alla confessione e assoluzione sacramentale, il valore efficace della contrizione perfetta, “espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali (cf. CCC, n. 1452).
  6. Rimangono ovviamente senza alcun valore (ma anche espressamente proibite) – e non dovrebbe essere necessario ricordarlo…– altre forme di confessione/assoluzione “a distanza”, tramite telefono, videochiamata o quant’altro.

page1image3239576000page1image3239576272page1image3239576544

Riprendo, infine, quanto Papa Francesco ha richiamato stamani durante l’omelia della Messa a Santa Marta, di cui riporto alcuni passaggi:
«Io so che tanti di voi, per Pasqua andate a fare la confessione per ritrovarvi con Dio. Ma, tanti mi
diranno oggi: “Ma, padre, dove posso trovare un sacerdote, un confessore, perché non si può uscire da casa? E io voglio fare la pace con il Signore, io voglio che Lui mi abbracci, che il mio papà mi abbracci… Come posso fare se non trovo sacerdoti?” Tu fai quello che dice il Catechismo».

«È molto chiaro: se tu non trovi un sacerdote per confessarti – ha spiegato il Pontefice – parla con Dio, è tuo Padre, e digli la verità: “Signore ho combinato questo, questo, questo… Scusami”, e chiedigli perdono con tutto il cuore, con l’Atto di Dolore e promettigli: “Dopo mi confesserò, ma perdonami adesso”. E subito, tornerai alla grazia di Dio. Tu stesso puoi avvicinarti, come ci insegna il Catechismo, al perdono di Dio

senza avere alla mano un sacerdote. Pensate voi: è il momento! E questo è il momento giusto, il momento opportuno. Un Atto di Dolore ben fatto, e così la nostra anima diventerà bianca come la neve».
Papa Francesco si riferisce qui ai numeri 1451-1452 del Catechismo della Chiesa Cattolica. Dunque, in attesa di poter ricevere l’assoluzione da un sacerdote non appena le circostanze lo permetteranno, è possibile con questo atto essere subito perdonati. Anche questo era già affermato dal Concilio di Trento, nel capitolo 4 della Doctrina de sacramento Paenitentiae, dove si afferma che la contrizione accompagnata dal proposito di confessarsi «riconcilia l’uomo con Dio, già prima che questo sacramento realmente sia ricevuto».

L’Arcivescovo Andrea (Salerno 20-3-2020)

 

Leggi tutto
19 Mar
0

Lettera per i catechisti e orientamenti per il cammino dei catecumeni

Segnaliamo una Lettera per i catechisti, preparata dalla Consulta dell’Ufficio Catechistico nazionale, per accompagnare e sostenere quanti sono impegnati nella formazione della vita cristiana: nella sua essenzialità, offre indicazioni per l’annuncio anche fra le limitazioni e le privazioni di questo tempo. (vedi il link in fondo alla pagina)

Un secondo testo, preparato dal Settore per il Catecumenato dell’UCN, presenta alcuni orientamenti per il cammino dei catecumeni: accanto alle proposte per l’itinerario, anche il suggerimento circa il differimento della celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. (vedi il link in fondo alla pagina) 

Infine, si segnala – a partire dal 23 marzo – l’inaugurazione di una striscia quotidiana (dal lunedì al sabato) su Tv2000, alle 12.30 (replica alle 17.30): si intitola Caro Gesù. Insieme ai bambini. Da un’idea di Vincenzo Morgante, curato da Monica Mondo, in collaborazione con l’Ufficio Catechistico della Cei.

Di seguito i file

Leggi tutto
19 Mar
0

Il Signore ha chiamato a Sè il nostro caro don Alessandro Brignone

Carissimi, nella solennità del Suo padre putativo Giuseppe, misteriosamente il Signore ha chiamato a Sè il nostro caro don Alessandro.
Ricoverato nell’ospedale di Polla, egli non ha superato la notte. Con grande dolore, ma nella fede suscitata da Colui che è risorto, lo ricorderemo tutti oggi particolarmente nella S. Messa.

Non sono ancora noti i particolari delle esequie, che ovviamente dovranno avvenire, come sempre in questo tempo, in forma strettamente privata.
Coraggio: il Signore, la Madonna e San Giuseppe ci aiuteranno a vivere e superare questa drammatica e misteriosa circostanza di prova.

Il vostro Arcivescovo Andrea

 


 

Nato a Salerno il 9 maggio 1974, ordinato sacerdote 1° luglio 2006 nella Cattedrale di Salerno dall’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno Monsignor Gerardo Pierro, dopo la consacrazione presbiterale, fu dapprima nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria (Salerno), sua Parrocchia di origine. Nel dicembre 2009 divenne Vicario parrocchiale della Parrocchia Santi Martino, Leone e Nicola in S. Maria a Vico di Giffoni Valle Piana. Dal 1° settembre 2011 fu mandato come amministratore parrocchiale della Parrocchia S. Spirito in Salvitelle per poi diventare, nell’agosto 2011, Parroco delle Parrocchie S. Maria dei Greci in S. Antonio e SS. Salvatore e S. Caterina ambedue nel Comune di Caggiano.
Risultato positivo al Covid19, è deceduto il 19 marzo 2020 presso l’ospedale “Curto” di Polla (SA) dove era stato ricoverato d’urgenza per problemi respiratori.

Leggi tutto
17 Mar
0

Festa di San Giuseppe 2020

19 Marzo ore 10 il nostro Arcivescovo Andrea celebrerà in diretta streaming dalla Cattedrale di Salerno la Messa in onore di San Giuseppe. Sarà possibile seguirla direttamente su TELE DIOCESI (canale 73) oppure dal Canale YouTube di Tele Diocesi “Tds television” oppure attraverso il link sulla HOME del nostro sito diocesano www.diocesisalerno.it

 

La Cei ha predisposto il sussidio per la preghiera del Santo Rosario, proposta alle 21.00 di giovedì 19 marzo, solennità di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e Patrono di tutta la Chiesa.

In questa situa
zione di emergenza sanitaria, la Chiesa che vive in Italia innalza quotidianamente la sua preghiera al Signore: l’appuntamento di giovedì acquista un significato simbolico di supplica che nella fede unisce l’intera nazione italiana

L’invito è rivolto ad ogni battezzato, ad ogni famiglia, ad ogni comunità religiosa, unito alla proposta di esporre alla finestra delle case un piccolo drappo bianco o una candela accesa.

Sussidio Rosario

 

 

Leggi tutto
14 Mar
0

Messe e Preghiere in TV

                                                                                                        

 

 

 

Partecipare alla S. Messa attraverso la TV
e la Comunione Spirituale

 

Ogni giorno è possibile partecipare alla Messa attraverso i canali televisivi e mediatici sopra elencati o magari anche attraverso altri canali che non sono stati elencati o attraverso dirette in streaming di Sante Mese celebrate da Sacerdoti di nostra conoscenza!
Al momento della Comunione, non potendola ricevere sacramentalmente, la Chiesa ci incoraggia a compiere un atto di “Comunione spirituale”, in cui ci uniamo a Dio attraverso la preghiera. È un modo splendido per esprimere a Dio il nostro desiderio di essere uniti a Lui quando non riusciamo a completare quell’unione ricevendo la Santa Comunione.
Per completezza dell’esposizione precisiamo che la Comunione Spirituale può essere anche invocata in un momento di Preghiera e anche più volte al giorno e non è legata necessariaemente alla partecipazione alla S. Messa in TV o dal vivo in Chiesa.

 

Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia.
Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai a separare da te. Amen.

 


 

Messe e Preghiere in TV

Elenchiamo di seguito le emittenti televisive con i loro palinsesti dedicati alle Celebrazioni delle Messe
e alla Preghiere come ad esempio la Liturgia delle Ore o il Santo Rosario

 

Feriali
5.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)
6.30 – Rosario – Tele Pace (canale 187)
6.50 – Rosario – TV 2000 (canale 28)
7.00 – Lodi – Tele Padre Pio (canale 145)
7.00 – Santa Messa Papa Francesco – TV 2000 (can 28)
7.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)
7.30 – Santa Messa – Tele Pace (canale 187)
8.00 – Lodi – Tele Pace (canale 187)
8.30 – Santa Messa – TV 2000 (canale 28)
9.00 – Santa Messa – Tele Pace (canale 187)
11.00 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)
11.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)
13.00 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)
15.00 – Coroncina – TV 2000 (canale 28)
16.00 – Rosario – Tele Pace (canale 187)
17.30 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)
18.00 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)
18.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)
18.50 – Vespri – Tele Padre Pio (canale 145)
19.00 – Santa Messa – TV 2000 (canale 28)
19.30 – Rosario – Tele Pace (canale 187)
20.00 – Rosario – TV 2000 (canale 28)
20.45 – Rosario – Tele Padre Pio (canale 145)
21.25 – Compieta – Tele Padre Pio (canale 145)
23.40 – Compieta – TV 2000 (canale 28)


Domenica e Festivi
7.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)
8.30 – Santa Messa – Tv2000
10.00 – Santa Messa – Rete 4
11.00 – Santa Messa – RAI 1
11.30 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)
18.00 – Santa Messa – Tele Padre Pio (canale 145)

Leggi tutto
14 Mar
0

#iorestoconvoi

I sacerdoti dell’Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno con un video messaggio esprimono la propria vicinanza a tutta la comunità diocesana.

#iorestoconvoi

 

Leggi tutto
12 Mar
0

CEI: Chi ci separerà

In questo tempo di prova e di difficoltà per tutti, la Chiesa che è in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro. A partire dal presente.

https://chiciseparera.chiesacattolica.it

E’ un ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi, offre contributi di riflessione e approfondimento, condivide notizie e materiale pastorale.

Il sito si compone di varie sezioni di immediata consultazione e dotate di grande chiarezza anche visiva.

 

Leggi tutto
12 Mar
0

Omelie e Messaggi dell’Arcivescovo in questo tempo di epidemia

Intervista all’Arcivescovo Tempo di Pandemia – Vivere la speranza e guardare lontano 
Domenica 11 Maggio 2020


Messaggio dell’Arcivescovo in occasione del Primo maggio
Venerdì 1 Maggio 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa di Pasqua al Cimitero
Domenica 12 Aprile 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa di Pasqua in Cattedrale
Domenica 12 Aprile 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa nel Giovedì Santo
Giovedì 9 Aprile 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa nella Domenica delle Palme
Domenica 5 Aprile 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa nella V Domenica di Quaresima
Domenica 29 Marzo 2020


Messaggio audio di Mercoledì 25 Marzo
Solennità dell’Annunciazione


Omelia dell’Arcivescovo: Messa nella IV Domenica di Quaresima
Domenica 22 Marzo 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa di San Giuseppe
Giovedì 19 Marzo 2020


Omelia dell’Arcivescovo: Messa nella III Domenica di Quaresima
Domenica 15 Marzo 2020


A voi tutti fedeli dell’Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno
Salerno, 15 Marzo 2020

Carissimi, in questi giorni seguiamo con apprensione le notizie che quotidianamente vengono diffuse circa i contagiati, i morti e i guariti dal coronavirus in italia e nel mondo. Vi invito a continuare a pregare per chiedere al Signore il suo aiuto e il suo conforto. Nelle vostre intenzioni portate il personale sanitario per le cure che presta ai sofferenti. Ricordate pure i fedeli appartenenti alla nostra Arcidiocesi risultati positivi al test, unitamente alle loro famiglie. Sosteniamoli anche con il nostro affetto e la nostra disponibilità.

Vi benedico di cuore.
+ Andrea, Vescovo


Messaggio Audio dell’Arcivescovo
di Lunedì 16 Marzo


Messaggio Video dell’Arcivescovo
di Giovedì 12 Marzo

Leggi tutto