Carissimi confratelli,

siamo nel periodo dell’anno tradizionalmente dedicato alla programmazione e all’organizzazione delle nostre attività: certamente viviamo ancora in un clima di grande incertezza, che rischia di invadere anche il nostro cuore e le nostre comunità, così da non rendere sereni in vista della programmazione di un nuovo anno pastorale. Ma, come ci ha spesso ricordato il Santo Padre – e non dobbiamo dimenticarlo – il tempo della pandemia può diventare anche un’opportunità per tutti e per ciascuno, ad esempio un’occasione per rivedere in profondità gli ambiti “tradizionali” della nostra vita pastorale.