In occasione dell’Alzata del Panno di San Matteo, S.E. Mons. Andrea Bellandi ha rivolto un saluto ai fedeli riuniti nell’Atrio della Cattedrale. Il suo discorso ha segnato l’inizio dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono.
«Preghiamo perché vadano a buon fine gli sforzi per far cessare le guerre e promuovere la pace; affinché, nelle trattative, si ponga sempre al primo posto il bene comune dei popoli». Così papa Leone al termine della preghiera dell’Angelus di domenica.
Anche noi ci uniamo, in questo momento tradizionale dell’alzata del panno di San Matteo – e continueremo nelle prossime settimane – a questa intensa richiesta di preghiera del Santo Padre, che abbraccia non soltanto il conflitto Russia-Ucraina ma anche quello a Gaza, che assume i caratteri di una vera e propria “pulizia etnica”. Ricordando queste guerre, insieme anche ad altre che si svolgono in diverse parti del mondo – papa Francesco parlava di una terza guerra mondiale a pezzi – non possiamo però non menzionare con altrettanto dolore il fatto che, nel segreto delle nostre case, dei nostri quartieri, nelle nostre città, si annidano talora covi di violenza, che ancora troppo spesso hanno come bersaglio le persone più fragili: le donne, i poveri ed emarginati, gli immigrati. La violenza, come ogni atto che va contro la dignità di ogni persona umana – dal più piccolo all’ammalato grave – è sempre un atto contro Dio, del quale ognuno dovrà rendere conto quando si presenterà al suo cospetto. È vero che la misericordia di Dio è sempre infinita e capace di rinnovare tutto, ma occorre anche accoglierla con umiltà e disponibilità.
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia…Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio…», così ci ha promesso il Signore. Abbiamo perciò bisogno di persone che siano, in mezzo ai fratelli, testimoni di misericordia e artigiani di pace, per diffondere quella cultura dell’accoglienza, del perdono e del prendersi cura gli uni degli altri, che sola può farci guardare al futuro con speranza. Il nostro Patrono San Matteo ci sostenga in questa responsabilità di primaria importanza.
Lasciando ad un altro momento, nelle prossime settimane, l’esposizione del programma dettagliato delle celebrazioni in onore del nostro santo Patrono, ricordo adesso soltanto che la solenne celebrazione pontificale del 21 settembre sarà presieduta dal Card. Angelo De Donatis, già Vicario generale di papa Francesco per la diocesi di Roma dal 2017 al 2024, e che attualmente svolge l’incarico di Penitenziere maggiore.
Proprio per il fatto che quest’anno la festa di San Matteo ricorrerà di domenica, essendo i Parroci della città di Salerno caldamente invitati a concelebrare in Cattedrale, essi sono autorizzati nella fascia di orario della Messa pontificale a sospendere le celebrazioni parrocchiali, a meno che non trovino altri sacerdoti atti a sostituirli.