Scuola di Dialogo Interreligioso e Interculturale

La “Scuola di dialogo Interreligioso e interculturale“ si propone di affermare il valore e la dignità del dialogo, unica via da percorrere insieme perché si edifichi una società fondata sull’accoglienza e sul rispetto religioso e culturale.

Un sodalizio che formalizza una comunione d’intenti, ed un impegno strutturato e condiviso sul territorio, che viene da lontano ed è stato coltivato attraverso un tempo opportuno, fatto di dialogo e conoscenza anzitutto tra le persone, le radici storiche e culturali, le esperienze di vita di cui tutti e ciascuno siamo portatori. Allegoricamente, tante sfumature di colore di una tavolozza, che hanno dato vita ad una profonda amicizia sociale.
La Scuola, che beneficia delle esperienze delle diverse confessioni e delle tante aggregazioni laicali fatte di gruppi e movimenti, si pregia della sinergia proattiva e dell’esperienza di metodo e contenuto del mondo accademico, configurando così il nascente sodalizio quale luogo di alta formazione culturale per la promozione di un confronto, di un raffinato discernimento ed un azione sociale, sempre più esperta e sensibile ai temi ed alle dinamiche del dialogo interreligioso ed interculturale della società odierna e futura.
Esperienza che vuole rivolgersi a tutti gli ambiti e a tutti i soggetti della società civile che si sentano parte di una Comunità educante ampia e diffusa, che attraverso i suoi più disparati profili, dall’insegnate al politico, dal volontario al rappresentante delle istituzioni, scelgono quotidianamente di percorrere le innumerevoli strade di Pace, e di agire gesti ed azioni concrete tese a colmare i deficit culturali e di relazioni, le fratture e le diseguaglianze sociali ed economiche, che costituiscono solo alcune delle pietre d’inciampo per una diffusa cultura della Pace.
La Scuola offrirà loro le conoscenze, gli strumenti e la metodologia, per poter diffondere nei nostri luoghi dell’abitare, un patrimonio di cultura interreligiosa e interculturale necessaria per vivere in pace nella Casa Comune.
Abbiamo scelto nella stesura del nostro Statuto, che ci colloca come ETS tra le Associazioni di Promozione Sociale, di aderire alla rete nazionale delle ACLI, movimento popolare di pedagogia sociale che nella sua lunga storia di promozione dei diritti e delle tutele, segna la sua presenza nella terra di mezza tra la Torre civica ed il Campanile, in una lunga stagione iniziata all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, per ricucire e tessere l’ordito culturale e lavorativo di un Paese lacerato.
Il contatto costruttivo con coloro che sono altro da noi richiede l’avere competenze interculturali e interreligiose come abilità di vita in questo mondo sempre più interconnesso. Gli effetti positivi dell’economia globale e dell’accesso alla tecnologia non sono privi di effetti collaterali, come la paura di perdere la propria identità o cultura. Tali paure stimolano stereotipi di “noi” contro “loro”, pregiudizio e/o xenofobia, che possono creare tensioni e potenzialmente sfociare in reazioni violente.
L’immunità e la resilienza di una società forte contro l’esclusione, la discriminazione dipendono dalle azioni di istituzioni sociali, politiche, economiche, religiose ed educative.
La mission della “Scuola di dialogo interreligioso e interculturale” trae ispirazione da questa consapevolezza e, attraverso un’azione pedagogica fatta di seminari, laboratori, convegni, incontri sul territorio, ha l’ambizione di diventare azione cruciale nel costruire e rafforzare l’immunità e la resilienza della nostra società nell’affrontare voci e forze, esterne ed interne, che sostengono l’esclusione e si oppongono al pluralismo e alla convivenza, affinché il conflitto non sia l’unica possibilità offerta all’incontro.