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09 Mag
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Istituzione dei ministeri del Lettorato e dell’Accolitato

Sabato 14 maggio alle ore 19.00 presso la Cattedrale di Salerno il nostro Arcivescovo conferirà conferirà il ministero del Lettorato a Roberto Amodio, Francesco Cantarella, Corrado Bianco e Luciano Gerardo Marino e il ministero dell’Accolitato a Gaetano Merola, Daniele Palumbo, Antonio Salvati, Danilo Santimone e Mario Sorgente.

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09 Mag
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Canto per il Cammino Sinodale

Don Vincenzo Pierri, don Emanuele Andaloro e padre Corrado Sica hanno composto un Canto per il Cammino Sinodale dal titolo “Chiesa popolo in  cammino” edito Paoline. Un inno per il cammino sinodale delle Chiese in Italia, il cui testo si ispira ai nn. 111-114 di Evangelii Gaudium dove viene ribadito che è tutto il popolo di Dio che annuncia il Vangelo. «L’evangelizzazione è compito della Chiesa. Ma questo soggetto dell’evangelizzazione è ben più di una istituzione organica e gerarchica, poiché anzitutto è un popolo in cammino verso Dio. Si tratta certamente di un mistero che affonda le sue radici nella Trinità, ma che ha la sua concretezza storica in un popolo pellegrino ed evangelizzatore, che trascende sempre ogni pur necessaria espressione istituzionale».

Fare sinodo, allora, significa camminare sulla stessa strada, camminare insieme nelle vie del mondo nella consapevolezza che la salvezza realizzata da Dio e annunciata gioiosamente della Chiesa «è per tutti, e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri umani di tutti i tempi. Ha scelto di convocarli come popolo […] Questo popolo che Dio si è scelto e convocato è la Chiesa». Essa, in accordo con il grande progetto d’amore della Trinità, deve essere fermento di Dio nel mondo e sempre in cammino (sinodo) con tutta l’umanità.

 

 

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09 Mag
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Decreto per la regolamentazione del suono delle campane

Da tempo immemorabile l’uso delle campane è espressione culturale della comunità ecclesiale, strumento di richiamo per le celebrazioni liturgiche e per altre manifestazioni della pietà popolare, nonché segno che caratterizza momenti significativi della vita della comunità cristiana e di singoli fedeli. A tal proposito, si raccomanda che «nella progettazione [di nuove chiese], si prevedano la collocazione e l’uso delle campane per la loro tradizionale funzione di richiamo, di festa e comunicazione sonora» (Commissione per la Liturgia CEI, La progettazione 18 febbraio 1993, n. 22).

L’uso delle campane rientra inoltre nell’ambito della libertà religiosa, secondo la concezione propria della Chiesa cattolica e gli accordi da essa stipulati con la Repubblica italiana (cf. Art. 2 dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana che apporta modifìcazioni al Concordato Lateranense, 18 febbraio 1984).

Come tale, la Chiesa intende tutelarlo e disciplinarlo in modo esclusivo, con attenzione alle odierne condizioni socioculturali. Nell’attuale contesto, dove gli usi e i costumi legati al culto cattolico non sono sempre accolti come patrimonio comune e non può e non deve confliggere con il rispetto delle persone, dei loro  legittimi diritti e delle leggi dello Stato.

Considerando le richieste e i suggerimenti arrivati in questi anni, dopo le disposizioni date dall’Arcivescovo Luigi Moretti, si ritiene opportuna una nuova regolamentazione del suono delle campane, che ne salvaguardi le caratteristiche tipicamente religiose, nel rispetto delle attuali esigenze della popolazione.

Pertanto, abrogando le precedenti disposizioni in materia del predecessore Mons. Luigi Moretti (cf. Vol. IX, p. 454 n. 204 del 30 ottobre 2012), S.E. Mons. Andrea Bellandi con il Decreto del 6 maggio 2022 stabilisce che nella nostra Arcidiocesi si osservino le seguenti disposizioni:

  1. Il suono delle campane consentito solo per i seguenti scopi:
    1. indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare;
    2. essere segno, in particolari circostanze, che accompagna le suddette celebrazioni;
    3. scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana (feste, lutti, ecc.)
    4. richiamare al mattino, a mezzogiorno e alla sera il saluto a Maria.

Altri utilizzi potranno essere richiesti e consentiti, in via eccezionale, da parte dell’Ordinario del luogo.

2. Il suono delle campane, per gli scopi sopra indicati, consentito:

    1. nei giorni feriali dalle ore 7.00 alle ore 22.00 (in città alle ore 21.00);
    2. nei festivi dalle ore 7.30 alle ore 22.00 (in città alle ore 21.00).

Costituiscono eccezione la Veglia pasquale, la Notte di Natale, la Veglia di Pentecoste e la Festa Patronale

3. Gli orari indicati nel n. 2 devono essere rispettati anche per gli eventuali rintocchi dell’orologio campanario, qualora il suo utilizzo sia di competenza della parrocchia o di altro ente ecclesiastico a cui spetta l’ufficiatura dell’edificio di culto. I rintocchi dovranno essere limitati alle ore, al più alle mezz’ore, e non essere ripetuti.

4. La durata del suono per l’avviso delle celebrazioni liturgiche non deve mai superare i 2 minuti (3 minuti nelle celebrazioni prefestive e festive), con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà persuperare la durata di 5 minuti. La durata del suono per altri scopi (per l’Angelus o in occasione di particolari solennità, della festa patronale, della morte di un fedele, ecc.) non deve comunque superare quella tradizionale ed essere ispirata a criteri di moderazione.

5. L’intensità del suono deve essere, se possibile (agendo per esempio sull’eventuale amplificazione), regolata in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto inserito, le campane mantengano la funzione di segno (siano quindi percepibili da parte dei fedeli), ma non siano fonte di disturbo.

6. Le presenti disposizioni si applicano, per quanto possibile, anche quando il suono riprodotto mediante strumenti meccanici o elettronici.

7. In base all’intensità del suono, se ne regoli la durata, facendo attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, in modo che le campane mantengano la funzione di segno (e come tale siano percepite da parte dei fedeli), ma non superino i limiti della normale tollerabilità.

 

 

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05 Mag
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Week end per famiglie

Dal 27 al 29 maggio presso presso la parrocchia di S. Bartolomeo in Giovi di Salerno si tiene un fine settimana dedicato alle famiglie dal tema “Per condividere ciò che ci avvicina”. È un appuntamento organizzato dall’associazione Incontro Matrimoniale.

Per informazioni rivolgersi a

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05 Mag
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Weekend per giovani

Dal 20 al 22 maggio a Battipaglia si tiene il Weekend per i Giovani dal tema “Scegliere per se stessi”. È aperto indistintamente a tutti i giovani che vogliono capire a che punto sono della loro vita sono, in che modo possono lottare per i loro sogni e come possono vivere a pieno ogni giorno. È un appuntamento organizzato dall’associazione Incontro Matrimoniale.

 

 

Per informazioni rivolgersi a

  • Maura +39 346 5250883
  • Ilaria +39 333 5080834

 

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05 Mag
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Festa della mamma

La Pastorale familiare ha indirizzato una lettera con una preghiera di benedizione per le mamme in occasione della seconda domenica di maggio, Festa della mamma.

Celebrare oggi la festa della mamma non è solo celebrare una ricorrenza, ma valorizzarne il ruolo che hanno nella società e nella Chiesa: le mamme, infatti, sono i pilastri della nostra vita, le radici delle nostre famiglie perché sulle lore gambe camminano i sacrifici e i sogni di tutti noi e delle nuove generazioni“.

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05 Mag
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Il logo della 72a Settimana Liturgica Nazionale

L’ufficio Cultura e Arte ha presentato il logo per la 72a Settimana Liturgica Nazionale che si terrà dal 22 al 25 agosto a Salerno.

Il logo si ispira alla decorazione musiva della cattedrale di Salerno: come le tessere compongono un mosaico, così la Chiesa si manifesta nella molteplicità dei suoi ministeri.

Fin dai suoi inizi la comunità cristiana ha sperimentato una diffusa forma di ministerialità che si è resa concreta nel servizio di uomini e donne i quali, obbedienti all’azione dello Spirito Santo, hanno dedicato la loro vita per l’edificazione della Chiesa. I carismi che lo Spirito non ha mai cessato di effondere sui battezzati, trovarono in alcuni momenti una forma visibile e tangibile di servizio diretto alla comunità cristiana nelle sue molteplici espressioni, tanto da essere riconosciuto come una diaconia indispensabile per la comunità
(cf 1 Cor 12,4-11) PAPA FRANCESCO

 

La PAROLA
Il libro aperto rimanda alla Parola e al ministero del lettorato. Immediato è il legame all’evangelista Matteo, le cui spoglie sono custodite nella Chiesa salernitana.

 

 

 

 

La STELLA
La stella ad otto punte, che si compone di quattro libri aperti, è il simbolo della Pasqua, dalla quale nasce l’annuncio kerigmatico, il centro del ministero catechistico. Nella stella è riconoscibile l’intarsio musivo che sintetizza gli amboni salernitani, luogo di annuncio.

 

 

 

L’EUCARESTIA
I dischi in porfido, che rivestono la cattedrale di Salerno, diventano la circonferenza del Pane Eucaristico, offerto e consacrato sull’altare. Il pane spezzato è il richiamo al ministero dell’accolitato.

 

 

 

I COLORI
L’azzurro della stella è il colore dell’acqua, simbolo del battesimo. Il giallo, colore del pane, richiama la comunità riunita intorno all’Eucarestia. Il vinaccia è il colore del vino e del sangue di salvezza versato da Cristo. Questi tre colori caratterizzano l’intera cromia della decorazione musiva della cattedrale di Salerno.

 

 

 

 

 

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04 Mag
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Circolare circa l’uso delle mascherine

Don Alfonso Raimo, Vicario Generale, ha inviato una circolare ai sacerdoti dell’intera Arcidiocesi a proposito dell’uso raccomandato delle mascherine

 

Carissimi confratelli,
i vescovi della Campania, riguardo all’uso della mascherina durante le celebrazioni in chiesa, ritengono sia opportuno attenersi a quanto comunicato dalla CEI nella Lettera del 29 aprile scorso. La diffusione del virus e il significativo numero di contagiati nelle nostre comunità richiedono, tuttavia, l’esercizio della massima prudenza e il ricorso al buon senso per garantire ai fedeli una partecipazione sicura.
L’uso della mascherina resta fortemente raccomandato, e noi sacerdoti – oltre a richiamarne ancora l’importanza – dovremmo per primi dare il buon esempio continuando ad usarla, così come tutti coloro che concelebrano o rendono un servizio alla mensa eucaristica.
Restano in vigore le precedenti indicazioni circa la comunione solo sulla mano, il segno della pace e le acquasantiere. Si eviti, al contempo, il contatto fisico anche nell’amministrazione dei sacramenti che lo prevedono.

Un fraterno saluto
Don Alfonso Raimo

 

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04 Mag
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QSCRAS – maggio 2022

Il numero di maggio 2022, si occupa dei resti dei corpi dei santi a Montevergine, S. Mercurio soldato e martiree del monastero di S. Teresa in Solofra. Tratta ancora delle capsule in legno conservati presso la Collegiata di S. Michele Arcangelo in Solofra e delle ricognizioni canoniche dell’urna di Sant’Elpidio di Atella.

 

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04 Mag
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72a Settimana Liturgica Nazionale dal 22 al 25 agosto

Le Settimane Liturgiche Nazionali hanno avuto inizio nel 1947 e si sono rivelate occasione importante di crescita nella formazione liturgica per tutta la Chiesa italiana.

Quest’anno la Settimana Liturgica Nazionale viene ospitata nella nostra Chiesa particolare di Salerno dal 22 al 25 agosto ed avrà come tema generale, ispirandosi al Cammino Sinodale: “Ministeri al servizio della Sinodalità”.

Dopo l’ultima Settimana Liturgica svoltasi lo scorso anno a Cremona in modalità telematica, quella del 2022 sarà finalmente in presenza.

Il CAL insieme alla Commissione Organizzativa Diocesana presieduta da S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, sta ultimando il programma della manifestazione insieme a tutti gli aspetti logistici di accoglienza dei partecipanti.

Il Centro Azione Liturgica (CAL) ha promosso il movimento liturgico nella Chiesa e ha accompagnato il successivo rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II. Oggi, quest’associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana e riconosciuta con un suo specifico Statuto , è al servizio delle Chiese che sono in Italia al fine di consentire alle comunità cristiane di vivere ciò che celebrano e di partecipare con intelligenza e consapevolezza alla liturgia «per ritus et preces».

 

 

 

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