CORVINO Mons. Sabato
Ordinazione Sacerdotale: 23 Novembre 1911
Deceduto il 20 Maggio 1976
NECROLOGIO
Nato a Siano (SA) il 27 agosto 1887, fu ordinato sacerdote il 23 novembre 1911. Morì il 20 maggio 1976 in Siano. Il gesto più significativo della sua attività apostolica resta la fondazione della “Casa della Carità”, destinata ad accogliere gli anziani soli e abbandonati di Siano e della Diocesi. Affinché i ricoverati ricevessero un’assistenza decorosa e amorevole, si sottopose ad immensi sacrifici, elemosinando “mattone per mattone”. Egli scorse nei più deboli della società la presenza di Cristo e per essi offrì la sua vita. Nel suo diario scrisse: “Di solito il mondo non fa attenzione alla sofferenze, alle sventure, alle malattie perché è distratto da mille agitazioni, da continue ansie e lusinghe. Non si accorge che dinanzi a corpi malti, piagati, puzzolenti, si conosce la vita quale ella è, nella sua realtà di destino soprannaturale. Questi cari vecchietti, con singhiozzi e lamenti, invocano essere sollevati, accarezzati, cibati, refrigerati”. Un breve elenco delle sue molteplici attività pastorali documenta in modo eloquente la sua statura. Il suo zelo lo portò alla creazione di oratori, orfanotrofi, scuole serali, doposcuola, circoli, associazioni di esploratori, dell’Azione Cattolica. La sua attività di pastore, che ebbe sempre un taglio “sociale”, si esplicò soprattutto durante i giorni drammatici della Seconda Guerra Mondiale, né si risparmiò per lenire le funeste conseguenze del conflitto e fu un sicuro e costante punto di riferimento per i cittadini di Siano. Mons. Corvino è stato per il popolo di Siano un modello esemplare per la sua vita di fede, di impegno sociale e di carità cristiana. Anima espansiva, infondeva in tutti confidenza e fiducia. Mite e semplice, aveva l’abitudine di trattare ogni persona con affetto paterno. Godette la stima dei suoi concittadini che ammiravano in lui la grande fede, il totale distacco da ogni ambizione umana, la profonda umiltà e la carità insigne.
Mons. Corvino era dotato di una eccezionale sensibilità umana, frutto della sua fedeltà agli ideali evangelici. Egli “visse” per gli altri, offrendo agli anziani la “casa della Carità”, ai fanciulli l’istruzione catechetica, ai giovani la formazione attraverso i “circoli”, ai malati il conforto, alle famiglie bisognose il soccorso, ai bambini l’asilo infantile. L’amore per il prossimo fu la nota dominante della sua vita.